Cronaca / Lecco città
Mercoledì 12 Aprile 2017
Ditte artigiane dell’edilizia
«Gli appalti sono bloccati»
Arnaldo Redaelli «Il nuovo codice ha complicato la vita delle imprese»
«Il nuovo codice ha complicato la vita delle imprese, tanto che gli appalti sono diminuiti. Si faccia chiarezza». Sul tema degli appalti pubblici il presidente nazionale di Confartigianato edilizia, il lecchese Arnaldo Redaelli, tiene alta l’attenzione e chiede l’intervento del livello centrale per snellire un iter diventato “rischioso”.
L’intervento è giunto nell’ambito dell’incontro di approfondimento organizzato in Confartigianato sui temi degli appalti pubblici e del nuovo codice che li regola. Oltre a Redaelli, gli oltre cinquanta imprenditori che hanno raggiunto la sede associativa di via Galilei hanno potuto ascoltare le parole di Daniela Scaccia, coordinatrice del Gruppo tecnico nazionale appalti di Confartigianato, e di Stefano Bastianoni, segretario nazionale Confartigianato edilizia.
«Le difficoltà di applicazione del nuovo codice - ha sottolineato Redaelli - hanno complicato la vita delle piccole imprese. Da quando è entrato in vigore, gli appalti sono fortemente diminuiti. Ciò dipende sia dal fatto che non si è ancora instaurata la necessaria chiarezza, sia perché i funzionari pubblici hanno timore di prendere decisioni per le quali potrebbero essere colpiti personalmente. Capisco che in occasione di cambiamenti possano nascere problemi, però servono volontà e velocità per risolverli».
Di fatto, nonostante sia entrato in vigore solo un anno fa, il Codice dei contratti pubblici sta già per essere sottoposto a una revisione, con un decreto governativo che a giorni cambierà 119 dei 220 articoli che lo costituiscono, in quanto causa di rallentamento se non addirittura di blocco per molti appalti pubblici.
Le modifiche porteranno novità interessanti, legate anche all’azione di Confartigianato, come la possibilità di essere pagati direttamente per quanto riguarda il subappalto, il 20% di anticipazione del prezzo dell’appalto, l’obbligatorietà del progetto esecutivo, l’uso corretto dell’avvalimento, la suddivisione in lotti, la semplificazione e la riduzione degli oneri a carico delle ditte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA