Cronaca / Lecco città
Venerdì 27 Settembre 2024
Disabilità, i progetti per lo sviluppo delle autonomie dell’impresa sociale Girasole
Sono oltre cinquanta i disabili che, nella prima parte del 2024, hanno preso parte a progetti sullo sviluppo delle autonomie presso i tre appartamenti che impresa sociale Girasole gestisce in via Cairoli a Lecco, nel palazzo di proprietà della fondazione Scola. Proprio in questi spazi si è svolta l’ultima commissione servizi sociali.
“Gli alloggi al secondo e al quarto piano – ha spiegato Roberta Rigamonti, coordinatore dei servizi per la disabilità di Girasole durante la riunione – dispongono rispettivamente di cinque e di tre posti letto. Da inizio 2024 sono state ospitate 21 persone per un totale di 75 giorni di pernottamento”. I protagonisti di queste iniziative sono disabili seguiti dalla rete dei servizi presente nel territorio. L’obbiettivo è quello di accompagnare queste persone verso l’indipendenza e l’autonomia. “È stato necessario lavorare con le famiglie – ha aggiunto Ruggero Plebani, direttore dei servizi per la disabilità del comune di Lecco – per stimolarle a partecipare a questi progetti di pernottamento. Il ruolo degli educatori in questo senso è fondamentale”. Pur avendo una decina di posti letto, l’ultimo appartamento, situato al terzo piano, è usato soprattutto per le iniziative diurne.
“Da inizio anno – ha proseguito Rigamonti – abbiamo coinvolto un centinaio di ragazzi delle medie e superiori in progetti incentrati sulla disabilità. Accogliamo piccoli gruppi, un disabile e alcuni suoi compagni, assieme all’insegnante di sostegno e un educatore. L’obbiettivo è creare una cultura dell’inclusione e favorire la collaborazione tra i ragazzi”. In quegli stessi si sviluppa anche artimedia senior.
“Negli ultimi mesi – ha spiegato Felicia Caravia, referente del progetto – i centri socioeducativi Artimedia hanno accolto tanti giovani adulti con disabilità. Queste persone sono cariche di energia e hanno bisogno di apprendere e fare esperienze concrete. Esigenze completamente diverse rispetto a quelle degli iscritti “storici”, molti dei quali hanno ormai aggiunto un’età avanzata. Loro hanno bisogno di ritmi più lenti e maggiori attenzioni”. Da qui è nata l’idea del nuovo progetto. “Un gruppo di cinque tra gli adulti iscritti da più tempo – ha aggiunto Caravia – frequenta questo appartamento durante la settimana, sperimentando l’autonomia secondo i propri ritmi. Garantiamo la presenza tutti i giorni non solo di un educatore ma anche di un operatore sociosanitario. In questo modo, riusciamo a curare anche gli aspetti legati all’igiene, alleviando il carico di cura delle famiglie”.
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