Cronaca / Lecco città
Sabato 09 Giugno 2018
Delegazione lecchese a Roma
«Iva ed Europa al centro»
Confcommercio: a Roma ad ascoltare il presidente nazionale Carlo Sangalli e il ministro Di Maio
Una nutrita delegazione lecchese ha preso parte all’assemblea generale di Confcommercio giovedì a Roma. Iva ed Europa sono stati al centro del confronto. Ad ascoltare la relazione del presidente generale Carlo Sangalli e l’intervento del ministro per lo Sviluppo Economico e il Lavoro, Luigi Di Maio, erano presenti fra gli altri il presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati, il direttore Alberto Riva, il vicepresidente Claudio Somaruga, i membri di Giunta Peppino Ciresa e Cristina Valsecchi, i consiglieri Simona Bonaiti, Giuseppina Gallarati, Laura Fustinoni, Ferruccio Adamoli, Giulio Bonaiti, Lucio Corti, Mattia Maddaluno, Eugenio Milani, Luca Spreafico e Roberto Tentori.
Il presidente Sangalli ha esordito parlando di Europa: «Siamo europeisti per i valori condivisi, non per obbligo. La scelta non è tra meno o più Europa, ma per un’Europa migliore, più prossima ai cittadini, più amica delle imprese. Per questo serve una responsabilità comune perché gravi e urgenti restano le questione aperte a livello continentale».
Quindi ha ricordato come l’Italia sia vulnerabile: «Dal 1995 siamo il Paese che è cresciuto meno di tutti. Bisogna trasformare l’attuale ripresa in una crescita concreta e duratura, tra il 2 e il 2,5% annuo, capace di recuperare gli italiani che oggi sono esclusi da una occupazione degna di questo nome». E ha toccato, strappando gli applausi più convinti, il tema dell’Iva: «Gli aumenti, che nel 2019 sarebbero pari a circa 200 euro a testa per ogni italiano, finirebbero per essere una beffa, oltre che la fine certa delle già modeste prospettive di ripresa. Alla base del ricorso “salvifico” all’Iva, dell’idea che sia il passepartout per finanziare tutto, c’è un grave e diffuso pregiudizio nei confronti della domanda interna. Clausola di salvaguardia? La vera garanzia è difendere redditi e competitività».
Ma la battaglia contro gli aumenti è sì «una battaglia di Confcommercio, ma anche una battaglia a favore di tutto il Paese: sull’Iva non si tratta e non si baratta!». L’Italia è anche coraggiosa, come «gli imprenditori, che continuano nonostante tutto a creare nuova occupazione, che non mollano nonostante un accesso al credito sempre difficile e che non desistono nonostante una burocrazia asfissiante». Sono imprenditori, quelli associati a Confcommercio, che lavorano anche per il bene comune, per i quali “la barca del Paese è prima di tutto la nostra. Noi siamo per la cultura del dialogo e non ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Mettiamo in campo un Contratto per la crescita, semplice, diretto, concreto: lavoro, tasse, infrastrutture e innovazione».
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