Decadente, in tutti i sensi. Crepe e muffa al Monumentale

La denuncia L’ingresso al cimitero di via Parini è in pessime condizioni, estetiche e strutturali. Boscagli: «Parliamo di un luogo sacro, con monumenti di valore. Quando e come si interverrà?»

Segni evidenti di muffa (all’interno della struttura di ingresso, come in facciata e controfacciata) e crepe che si aprono ormai come scanalature nell’intonaco. Non sono sfuggite a molti lecchesi le condizioni in cui versa lo stabile liberty che dà accesso ai vialetti interni del cimitero monumentale di Lecco. Condizioni che hanno ben poco a che vedere con la “foresta” di sculture e monumenti che popola artisticamente l’area centrale, come del resto al fascino del chiostro neogotico originario.

Attenzione

Condizioni alle quali è opportuno prestare subito attenzione e rimedio, stando anche a quanto sostiene il consigliere comunale di minoranza di Lecco Ideale, Filippo Boscagli.

«Luogo sacro di devozione ai defunti lecchesi, luogo storico con la sua inaugurazione nella metà dell’Ottocento, luogo artistico con monumenti funerari di livello nazionale, e oggi purtroppo si presenta in tutto il suo abbandono. Lecchesi illustri e personaggi comuni trovano sepoltura da oltre cento anni nel cimitero Monumentale. Molti di questi hanno immagini e bassorilievi scolpiti da grandi artisti come Confalonieri, Branca, Castiglioni fino all’attualità del benemerito Pablo Atchugarry. A duecento anni dalla sua nascita, persino l’abate Stoppani si trova oggi sepolto tra le decadenti mura di un luogo che appare abbandonato tra crepe e muffe. Per devozione ai nostri defunti, per rispetto alla storia di Lecco, il prossimo Consiglio sarà occasione per chiedere quando e come interverremo per ridare lustro ad un luogo fondamentale per la città». Insomma, il tema approderà a breve in consiglio comunale.

Patrimonio locale

I cimiteri locali rimangono del resto un patrimonio storico per la città. Dal 2011, quello di Laorca e il Monumentale di via Parini sono entrati nei circuiti turistici europei come patrimonio funerario e culturale, ed inseriti nella “European Cemeteries Route”, ossia l’itinerario europeo dei cimiteri monumentali, che comprende cinquantatré cimiteri in diciotto Paesi europei, dislocati in trentanove città, tra le quali anche Roma, Firenze, Lecco, Parigi, Madrid, Londra Oslo, Varsavia.

Nei giorni scorsi, invece, l’attenzione era stata puntata sulle condizioni del cimitero di Acquate. Da lunedì scorso fino a domani, la struttura rionale resterà chiusa al pubblico per consentire di effettuare i lavori di consolidamento strutturale del portale di ingresso. Sarà riaperto alla cittadinanza sabato.

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