Cronaca / Lecco città
Mercoledì 17 Febbraio 2016
Da qui alla Mongolia
I tre moschettieri
a bordo di una Panda
Al Mongol Rally 2016, quindicimila chilometri, con un’auto vecchia e senza navigatore satellitare. Protagonisti due lecchesi e un milanese del Politecnico
Sono in tre. Due lecchesi: Lorenzo Biraghi, 25 anni, studente in ingegneria energetica, e Marzio Invernizzi, 25 anni, laureando in ingegneria chimica. E un milanese Leonardo Caprio, 23 anni, che studia ingegneria meccanica. Tutti iscritti al Politecnico di Milano.
Insieme hanno avuto una “pazza idea”: quella di solcare le steppe eurasiatiche da Londra a Ulan Ude, in Russia. Vecchie (speriamo aggiornate) mappe alla mano, i tre giovani studenti del “Poli” hanno deciso di formare infatti il team Genghis’s Panda e partecipare all’edizione 2016 del “Mongol Rally”.
«L’arrivo storico era a Ulan Bator in Mongolia – spiega Marzio Invernizzi, press-agent del trio – ma, non si sa bene perché, hanno spostato l’arrivo 600 chilometri più su. Obbediamo».
Ma non sono i 15mila chilometri da percorrere a stupire. È, piuttosto, il fatto di doverli coprire tutti a bordo di un’automobile che non superi i 1.200 cc di cilindrata, vecchia di almeno dieci anni, e rigorosamente sprovvista di navigatore satelitare. Non stiamo parlando di una corsa competitiva, tanto che vince semplicemente chi arriva primo, non importa attraverso quale percorso o quale tappa. Sette fusi orari e 15mila chilometri dopo, i tre coraggiosi si ritroveranno, si spera, all’arrivo. Magari non primissimi, ma sicuramente molto felici. Il team in questi mesi si sta preparando per la gara che si svolgerà a partire da Londra il 20 luglio. Biraghi, Invernizzi e Caprio, però, si uniranno alla carovana solamente a partire dalla tappa di Budapest. Quindi Mar Nero, Turchia, Mar Caspio, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan e Kazakistan. Non è finita qui: il viaggio prevede anche Siberia, Mongolia e l’arrivo.
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