Cronaca / Lecco città
Mercoledì 26 Aprile 2017
«Così soffre tutta
l’economia lecchese»
Il crollo del ponte: La manifestazione di sabato raccoglierà il malcontento dei cittadini e delle imprese, Colato (Autotrasportatori): «Stiamo pagando conseguenze molto gravi, ma anche la burocrazia ci uccide»
Continua la mobilitazione del nostro territorio per la ricostruzione del ponte di Annone.
La manifestazione di sabato 29 vuole ribadire la necessità urgente di un’opera fondamentale per l’intera provincia. Chi in questi mesi ha subito le conseguenze maggiori sono stati sicuramente gli autotrasportatori anche se il discorso è molto più generale.
«Noi abbiamo avuto conseguenze molto gravi che hanno influito negativamente sul nostro lavoro – ci dice Massimo Colato presidente degli autotrasportatori di Como e Lecco – ma la vittima principale di tutta questa situazione è la collettività. Gli autotrasportatori sono il braccio operativo dell’economia di un intero territorio; se la mobilità è inefficiente tutti ne subiscono le conseguenze. Noi stiamo sopportando sforzi notevoli, alziamo la voce per tutta la comunità ma sinceramente ci sentiamo soli».
Colato insiste sulle conseguenze che hanno coinvolto tutta l’economia: «La ricostruzione del ponte di Annone non è l’unico problema. Noi oggi siamo di fronte ad enti pubblici che non si assumono più le responsabilità che spettano loro. E’ venuto meno il controllo del territorio. Credo che se un ente come la provincia non ha più i soldi per operare o se un ufficio tecnico non è più nelle condizioni di prendere decisioni, l’unica via sia quella delle dimissioni. Sarebbe un atteggiamento forte e responsabile. Attualmente, invece, tutto è fermo e ogni responsabilità è scaricata sugli autotrasportatori».
E Massimo Colato non si ferma qui: «La situazione è bloccata perché fa comodo a troppe persone. Annone è il simbolo di un qualcosa che è degenerato Una volta dai ponti gettavano i sassi ora crollano i ponti. Eppure, se ogni comune avesse il controllo del proprio territorio non ci vorrebbe molto a mappare tutta la nazione».
Gli autotrasportatori si trovano di fronte a problematiche vicine all’assurdo: «Quando chiediamo i permessi per circolare ci viene richiesta la dichiarazione di un ingegnere sulla sicurezza del percorso. E non dovremmo essere noi a fornirla. Ma il bello è che se chiediamo la stessa autorizzazione il mese dopo occorre produrre ancora un’altra relazione. Una follia che richiede tra l’altro una gran perdita di tempo e di denaro. Anche per questo abbiamo già previsto un fermo nazionale del trasporto che si terrà a breve».
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