Cronaca / Lecco città
Mercoledì 16 Dicembre 2015
Corrono le esportazioni
dell’industria di Lecco
Da un anno all’altro c’è stata una crescita del 9,4%, il metalmeccanico è tornato ai livelli precrisi
Andrea Beri: «Alle fiere internazionali puntiamo ad avere una presenza più strutturata delle nostre aziende»
È Lecco il capoluogo lombardo che nei primi nove mesi di quest’anno ha segnato la maggior crescita di esportazioni, con un aumento del 9,3% sul 2014 per un volume di poco più di tre miliardi di euro.
Gran parte dei prodotti venduti all’estero sono della metalmeccanica, hanno preso la via della Germania, della Francia e degli Stati Uniti e hanno contribuito a riportare il valore delle esportazioni di settore pressoché pari ai livelli pre crisi, con la novità che sempre più spesso a partecipare alle vendite all’estero non sono più solo le aziende più grandi ma anche le piccole e medie imprese e le aziende artigiane, che muovono i primi passi da sole, facendosi aiutare dalle associazioni di settore e inserendosi in reti e filiere d’impresa.
Ora, ci spiega il coordinatore del distretto metalmeccanico lecchese Andrea Beri, i piccoli vogliono fare ancora di più. Vogliono presidiare le grandi fiere internazionali di settore con un “quartiere Lecco” in ognuna di esse. Un lavoro non facile da organizzare e tuttavia «un lavoro da iniziare subito – ci spiega Beri - con la prossima fiera Wire di Dusseldorf dal 4 all’8 aprile 2016».
Questa l’idea: «Molte nostre imprese – spiega Beri - fra cui la mia (Ita di Calolziocorte, nda), sono presenti in fiera con propri stand, a cui certo non rinunciano. A Dusseldorf ora pensiamo a dar vita a uno stand coordinato sulla trafilatura. Siamo già presenti da tempo con Api e Camera di commercio, ma già dalla prossima edizione di primavera, dove sarò presente, contatterò sul posto le imprese lecchesi presenti affinchè con la successiva edizione si uniscano in un quartiere Lecco ben riconoscibile. sarebbe un modo per valorizzare le produzioni del nostro territorio che può contare su competenze e una cultura produttiva di altissimo livello».
L’ampliamento ai mercati esteri passa anche dalla prossima edizione, in febbraio in Lariofiere, di “Fornitore offresi” .
La rassegna dedicata alla subfornitura metalmeccanica che, spiega Beri, «è già in overbooking con le richieste di iscrizioni, con un bacino di partecipazione quest’anno ampliato a più buyer esteri oltre che italiani, in modo da poterne accogliere altri che già ci stanno facendo richiesta».
Beri spiega che «a parte l’incognita assoluta delle tensioni geopolitiche che competono ai Governi, i risultati che anche quest’anno sono riuscite ad avere le nostre esportazioni confermano che Lecco, insieme ad alcuni distretti dell’Emilia Romagna, sta spingendo più che mai il made in Italy nel mondo. Il nostro - continua l’imprenditore - è un comparto solido, nonostante le difficoltà create dalla crisi abbiamo di che essere soddisfatti per i risultati che stanno arrivando alle nostre imprese che hanno avuto la forza di puntare sull’estero. Comunque – conclude Beri – la storia della produzione lecchese conferma che il nostro tessuto produttivo, ben strutturato, è predisposto a intervenire e ad agire mostrandosi capace di far fronte a ogni tipo di crisi e di difficoltà».
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