Cordoglio per la morte di Giorgio Ghelfi, tra i titolari della Ghelfi Ondulati di Buglio in monte

«Con la scomparsa di Giorgio Ghelfi piangiamo un imprenditore molto conosciuto e stimato, che ha grandemente contribuito alla crescita di Ghelfi Ondulati, un’eccellenza fra le aziende del territorio ed a livello nazionale» le parole di Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio

Creativo, originale, estroverso ed introverso insieme, un geniale innovatore. Sono tanti gli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere Giorgio Ghelfi, della Ghelfi ondulati di Buglio in monte morto oggi, ma nessuno singolarmente riuscirebbe a cogliere l’essenza di una personalità dalle mille sfaccettature e al tempo stesso unica nel suo approccio con il mondo.

Insieme alla sorella Maria Grazia, al fratello Ezio e alla moglie Nicoletta Selvagno, Giorgio aveva raccolto l’eredità dei genitori Albino e Elsa che, dopo un’esperienza con la produzione della grappa, nel 1952 avevano fondato lo scatolificio Ghelfi di Talamona. Proprio alla seconda generazione che Giorgio rappresentava si deve l’azienda che conosciamo oggi con più di 200 dipendenti, 91 milioni di metri quadri di cartone prodotto all’anno e 36.000 metri quadri di stabilimenti. Era stato proprio lui insieme ai fratelli e alla moglie a voler trasferire la sede da Talamona a Buglio in monte dove è attualmente.

Non a caso sarà proprio la Ghelfi ondulati, la creatura che saputo portare lontano, oltre la geografia valtellinese, nazionale e poi estera, e dove ha lavorato fin quando ha potuto, ad ospitare venerdì alle 11 una cerimonia in ricordo di Giorgio.

Imprenditore brillante, Ghelfi è stato un punto di riferimento nell’industria del packaging e un esempio per chi ha avuto la fortuna di stargli a fianco. Colorato, dolce e affilato, capace di ingegnose intuizioni, quelle riservate ai pochi, e popolare nel suo uso del dialetto come intercalare. Magro, scattante, altissimo - quasi due metri di altezza - emanava un’incontenibile energia intellettuale. Il suo sguardo curioso e mai fermo, come lo ricordano coloro che lo hanno conosciuto, l’ha portato sempre a vedere oltre.

«Con la scomparsa di Giorgio Ghelfi piangiamo un imprenditore molto conosciuto e stimato, che ha grandemente contribuito alla crescita di Ghelfi Ondulati, un’eccellenza fra le aziende del territorio ed a livello nazionale - le parole di Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio -. Giorgio Ghelfi rappresenta un esempio per tutti noi, non solo per i successi raggiunti attraverso l’attività imprenditoriale, ma anche per il forte impegno nel sociale, tratto distintivo nella storia della famiglia Ghelfi. A nome mio personale, e a quello di Confindustria Lecco e Sondrio, le più sentite condoglianze a tutti i suoi cari. Ci stringiamo a loro e in particolare al figlio Giuseppe Ghelfi, presidente della Categoria merceologica carta, grafica, editoria della nostra associazione».

Oltre al figlio Giuseppe e alle figlie Silvia e Maria Camilla, Giorgio Ghelfi lascia la moglie Nicoletta e la sorella Maria Grazia. Prima della funzione commemorativa di venerdì, sarà possibile dare l’ultimo saluto a Giorgio domani dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 sempre nella sua azienda a Buglio in monte.

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