Cronaca / Lecco città
Giovedì 17 Marzo 2016
«Como e Lecco unite
Dopo anni di rivalità
ora interessi comuni»
Il dibattito sugli enti di area vasta che sostituiranno le Province: Marco Cariboni sposa «la provincia del Lario»: Anche Gabriele Perossi vede bene i due territori insieme. Controcorrente Angelo Borghi: «Meglio con la Valtellina». Mentre Giuseppe Resinelli, politico della vecchia guardia insiste: «Dobbiamo restare soli»
Il dibattito sul futuro del nostro territorio e sulle nuove alleanze che dovrebbero determinare i confini delle nuove aree vaste o, per dirla alla Maroni, dei nuovi cantoni, è al centro dei dibattiti politici.
Marco Cariboni è stato consigliere provinciale quando la provincia era ancora quella di Como e, dunque, ricorda bene gli anni dell’impegno per arrivare a staccarsi dalla realtà comasca: «Ricordo bene gli anni della battaglia per la nascita della provincia di Lecco. Da un punto di vista campanilistico ed anche logistico, nel senso che alcuni uffici sarebbero arrivati nella nostra città, ero ovviamente favorevole alla nuova provincia lecchese». Detto questo, per Cariboni le cose oggi sono molto cambiate: «Attualmente i campanilismi non hanno più senso ed anche per questo vedo bene una comune area vasta tra Lecco e Como, magari bisognerebbe trovarle un nome nuovo come provincia del Lario».
Anche per Gabriele Perossi, per molti anni nella la Democrazia Cristiana, i tempi sono cambiati: «Sino agli anni ’90 le differenze con Como erano evidenti, noi eravamo la città del ferro mentre a Como c’era la seta, il turismo ed un retroterra culturale più vivo. Ora, col disfacimento del tessuto produttivo e con la crisi globale tutto è cambiato ed anche se Como e Lecco continuano ad essere realtà diverse, vedrei bene una loro unione».
Di diverso parere è Angelo Borghi: «Oggi, dovendo pensare alle cosiddette aree vaste, io terrei conto innanzitutto delle caratteristiche territoriali e soprattutto dei flussi . Per questo, vedrei bene un’unione con la Valtellina e la Valchiavenna, territori che da sempre sono orientati verso Lecco e Milano. Se poi si vorrà aggiungere anche Como e l’Alto lago, va bene, ma lasciare la provincia di Sondrio isolata mi sembra un errore».
E’ un politico della vecchia guardia, Giuseppe resinelli, a sostenere con froza che Lecco deve impegnarsi a continuare a stare da sola: «L’unione con Como mi lascia perplesso, continuo a pensare che i lecchesi non abbiamo molta sintonia con i comaschi. Dobbiamo riaffermare le ragioni per continuare a rimanere per conto nostro, forti della presenza di poli unici come il Politecnico e il Cnr. Facciamoci valere».
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