Colletta alimentare: superati i 70mila chili nel Lecchese

I lecchesi si confermano generosi. Nella giornata dedicata alla colletta alimentare sono stati superati 70mila chili di alimenti a lunga conservazione donati per le persone bisognose

I lecchesi confermano la loro generosità: sabato 16 novembre nell’ambito della colletta alimentare sono stati raccolti 42.392 chili di alimenti a lunga conservazione contro i 40.832 chili dello scorso anno, con l’incremento di 1.560 chili di cibo, ovvero una tonnellata e mezza in più di derrate. Complessivamente tenuto conto anche dell’area meratese e della bassa Brianza si sono superati i 70mila chili. Nel lecchese sono stati raccolti ben 11mila chili di legumi e verdure in scatola, 9.600 chili di pasta e 1.911 chili di tonno, oltre a 7.746 chili di passata di pomodoro, 1.748 litri di olio, 2.250 chili di omogenizzati, 1.785 chili di riso, 902 litri di latte, biscotti e tanto altro. Complessivamente sono stati riempiti 3.625 cartoni. Tutti gli alimenti donati verranno ora distribuiti alle 24 organizzazioni lecchesi convenzionate con il Banco alimentare e che sostengono oltre 2.500 persone bisognose. Tra queste la Caritas, l’Opera don Guanella, i padri Somaschi, il Centro orientamento educativo Coe, la cooperativa “Il Sentiero”, l’istituto Sacra Famiglia, l’Opera San Martino, la comunità “Il Gabbiano”, a numerose altre associazioni di base che condividono i bisogni di tante persone. Fino al 30 novembre è ancora possibile donare la spesa anche online sulle piattaforme dedicate alla colletta alimentare dove sono indicate le varie modalità di acquisto dei prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa. Gli organizzatori hanno espresso un particolare grazie all’esercito di volontari con la pettorina arancione, dagli alunni delle scuole ai nonni con nipoti, passando da intere famiglie che hanno messo a disposizione degli altri l’intera giornata di sabato. E un sentito grazie è andato a tutti coloro che hanno donato. «I tantissimi volontari, insieme alle migliaia di donatori - commenta Giovanni Panzeri, tra i responsabili della colletta alimentare a Lecco -, continuano ad essere il segno e il significato più grande dell’iniziativa, ancor più in questo periodo delicato anche economicamente e che fa registrare il progressivo aumento delle persone e delle famiglie in difficoltà a fronte di un altrettanto progressivo calo delle eccedenze da distribuire ai nostri assistiti». La colletta alimentare è stata possibile grazie alla collaborazione con la Federazione nazionale italiana Società di San Vincenzo De Paoli odv, la Cdo opere sociali, l’esercito, l’Aeronautica militare, l’associazione nazionale alpini, l’associazione nazionale bersaglieri, il Lions club international.

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