Cronaca / Lecco città
Sabato 17 Ottobre 2015
Cibo secondo Manzoni
Nelle cantine della villa
letture e degustazioni
Il festival “Lecco città dei Promessi sposi” inaugurato in un ambiente suggestivo, come una locanda. «In sintonia con Expo, il tema del mangiare nel romanzo»
Villa Manzoni, oggi pomeriggio, ha tenuto a battesimo il festival «Lecco Città dei Promessi sposi».
L’inaugurazione è avvenuta con l’aperitivo letterario intitolato «Le osterie di Manzoni, le osterie di oggi». Si è trattato di un appuntamento molto suggestivo, svoltosi nelle cantine della villa del Caleotto, trasformate per l’occasione in una vera e propria locanda. In questo contesto si sono succeduti interventi di esperti, letture dei Promessi Sposi e musica, mentre ai tavoli arrivavano vini e cibi del nostro territorio.
Ad introdurre la serata è stata l’assessore alla cultura Simona Piazza, che ha voluto ribadire l’importanza che ha il Manzoni per l’amministrazione cittadina: «Questo è uno degli appuntamenti culturali più importanti per la nostra città nell’ottica della sua valorizzazione manzoniana. « Lecco Città dei Promessi Sposi» coincide anche con l’avvio dei lavori di restauro di Villa Manzoni, una felice circostanza, che vuol sottolineare l’assoluta volontà di questa amministrazione cittadina di riportare la villa del Caleotto agli antichi splendori».
È poi seguito l’incontro tra Mauro Rossetto, direttore del Sistema Museale Lecchese, e Giacomo Mojoli, uno dei fondatori di Slow Food, sul tema appunto delle osterie e del cibo da Manzoni ai giorni nostri. «Quest’anno, in sintonia con una manifestazione internazionale come Expo, - ha detto Rossetto - abbiamo voluto dare spazio all’idea del cibo dentro l’opera manzoniana. Il titolo dell’intera manifestazione è esplicito: «Alessandro Manzoni: il pane, il vino, il ferro e la seta». Va riconosciuta, infatti, a Manzoni una capacità unica di raccontare il territorio anche negli aspetti legati all’alimentazione».
Gli interventi di Rossetto e Mojoli si sono alternati con la voce di Luca Radaelli, che ha letto alcuni brani dei Promessi Sposi relativi alle osterie del romanzo, e con le canzoni popolari lombarde proposte dai musicisti Gianluca Grossi, Sergio Sala e Mauro Bernabovi.
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