Cibi e allergeni: anche a Lecco spesso non si rispettano le prescrizioni di legge

Lecco

Cibi e allergeni: le disposizioni previste dalla legge sono spesso ignorate, anche in provincia di Lecco. I recenti dati forniti dalla Struttura igiene alimenti e nutrizione di ATS Brianza rivelano un quadro che merita riflessione: su 658 controlli ufficiali effettuati nel 2025 presso esercizi pubblici, bar, ristoranti e laboratori alimentari, ben il 20% ha mostrato irregolarità nella gestione delle informazioni sugli allergeni.

Un dato che assume un peso ancora maggiore alla luce dei tragici eventi di cronaca che hanno visto coinvolte persone allergiche, vittime di una comunicazione poco chiara o assente riguardo agli ingredienti contenuti nei cibi consumati.

I numeri della sicurezza

Nel territorio di Lecco e provincia, - che insieme ala provincia di Monza e Brianza è di competenza dell’Ats Brianza - i controlli non si limitano al rispetto formale delle normative, ma mirano a prevenire rischi reali per la salute pubblica. Su 518 verifiche specifiche sulla comunicazione degli allergeni, circa 1 su 5 ha evidenziato lacune. Le principali criticità? Menu privi di indicazioni, personale non formato e, in alcuni casi, presenza di ingredienti scaduti o mal conservati.

Le carenze più frequenti

Durante i sopralluoghi, le ispezioni hanno messo in luce problemi che spaziano dalla scarsa igiene – superfici sporche, contaminazioni crociate – fino all’uso improprio di etichette “tranquillizzanti”, come “può contenere tracce di...”, senza un’adeguata analisi del rischio. La normativa europea, infatti, richiede che questa dicitura venga utilizzata solo quando, dopo ogni sforzo di prevenzione, permane un rischio reale di contaminazione accidentale.

Normativa e prevenzione: non solo obbligo, ma responsabilità

La normativa di riferimento – il Regolamento UE 1169/2011 – è chiara: ogni ingrediente allergenico deve essere segnalato con precisione, evidenziato e aggiornato in modo costante. Una corretta informazione è un dovere nei confronti del consumatore, ma anche uno strumento di prevenzione sanitaria. «Gestire gli allergeni non è un adempimento formale -dichiara. Marcello Tirani, direttore del Sian di Ats Brianza - ma un impegno concreto per la salute pubblica. La trasparenza salva vite».

Un impegno quotidiano per la sicurezza a tavola

L’attività di vigilanza, sottolinea Ats Brianza, continuerà anche nelle ore serali e nei fine settimana, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine. L’obiettivo? Educare, correggere e accompagnare le attività commerciali verso una gestione più consapevole del rischio alimentare. A Lecco, dove il comparto della ristorazione è in crescita, la sicurezza alimentare diventa un segnale di civiltà e rispetto. Una sfida che riguarda tutti: operatori, clienti e istituzioni.

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