Cronaca / Lecco città
Domenica 25 Ottobre 2015
Che bella riscoperta
Stoppani sei tutti noi
Monumento rinato
Cerimonia sentita per il restauro. «Esempio di collaborazione tra pubblico e privato». Omaggio floreale alla casa dell’illustre concittadino
Metti un gruppo di figuranti in abito d’epoca pronti a rievocare quell’ormai lontano 1927 quando fu inaugurato il monumento all’abate Stoppani con le fontane, aggiungi il prevosto monsignor Franco Cecchin e il sindaco Virginio Brivio a cavallo di due vecchie Guzzi e il successo è assicurato.
Stamattina, dopo tante polemiche e tanto impegno, è stato inaugurato il restauro del monumento dedicato all’abate Antonio Stoppani, sul lungolago, frutto di una collaborazione tra pubblico e privato, che ha visto in prima linea l’associazione “Appello per Lecco
Un’inaugurazione che alla fine è stata una festa in onore del geologo autore del “Bel Paese”, scandita dalle note della banda Manzoni. In piazza XX Settembre, in suo onore, davanti alla casa che gli diede i natali, Cecilia e Fabio Stoppani, parenti, hanno posizionato una corona di alloro e fiori in suo ricordo.
Il corteo con personaggi in costume, e tanti lecchesi che hanno partecipato all’evento, si è diretto verso il monumento sul lungolago. A fare gli onori di casa, Viviana Musumeci, attuale portavoce di “Appello per Lecco” che ha ringraziato i presenti rimarcando «questo monumento è un simbolo della città».
Il prevosto monsignor Franco Cecchin ha benedetto i lavori, invitando i presenti a far si che «Lecco diventi un centro d’attrazione per persone da tutte le parti del mondo».
Nel corso della cerimonia si sono avvicendati coloro che hanno contribuito al restauro, da Rinaldo Zanini, presidente di “Appello per Lecco”, al sindaco Virginio Brivio, che ha ribadito come il restauro in questione, sia «un esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di riscoperta dei beni culturali della città e del territorio. Due delle linee guida che devono caratterizzare l’azione dell’amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco -. Un monumento che valorizza una zona molto bella, ma soprattutto si completa un lavoro culturale a volte nascosto con cui si è voluto riscoprire la figura dell’abate Stoppani. I monumenti sintetizzano e raccontano la persona, ma non sono sufficienti a far conoscere bene queste figure, che devono tramandare cose importanti alle generazioni». Una figura quello dello Stoppani che andrebbe riscoperta e rivalutata, e che è uno dei simboli della città.
Fabio Stoppani, discendete dell’abate, ha ricordato la vita e l’importante eredità lasciata dall’abate. Agli sponsor del restauro è stata poi donata una pubblicazione realizzata dal Cai Lecco, a cura di Adriana Baruffini con la collaborazione degli amici dei musei, che lega la figura dello Stoppani ai sentieri della montagne lecchesi, evidenziando lo Stoppani studioso e lo Stoppani camminatore, innamorato della sua terra.
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