Centro sportivo del Bione, il nuovo gestore potrebbe aumentare le tariffe fino al 14%

Il nuovo gestore del centro sportivo Bione potrebbe introdurre un aumento delle tariffe fino ad un massimo del 14%. A confermare l’esistenza di questo rischio è stato Emanuele Torri, assessore allo sport, durante l’ultimo consiglio comunale.

Il centro di via Buozzi è utilizzato da quaranta società attive in diversi sport e nel 2023 ha registrato oltre 200mila accessi. «Le tariffe imposte agli utenti – ha precisato Torri – rientrano tra i criteri presi in considerazione per aggiudicare la concessione. Privilegeremo chi le terrà più basse. In ogni caso, il centro sportivo del Bione oggi gode di un impianto tariffario assolutamente fuori mercato se confrontato con altre strutture del territorio».

Il rapporto tra Palazzo Bovara e InSport, la società che ha gestito il centro negli ultimi anni, terminerà il 31 agosto. Per individuare il nuovo gestore del centro sportivo, il comune ha emesso un bando che scadrà il 28 luglio. «Ad oggi – ha spiegato Torri – almeno quattro soggetti hanno effettuato un sopralluogo presso le strutture. Non sappiamo ancora se queste realtà presenteranno una loro proposta. Di certo, il comune non contribuirà più alle spese di gestione come accaduto negli ultimi due anni tra pandemia e crisi energetica». Secondo il bando, la nuova concessione avrà durata annuale e potrà essere rinnovata al massimo per ulteriori dodici mesi. Ciò perché, nel frattempo, il comune intende portare avanti l’iter per una riqualificazione complessiva del centro sportivo. A questo proposito, nelle scorse settimane è stata aperta una manifestazione di interesse in merito all’assegnazione di un incarico per la redazione di alcune alternative progettuali, tra cui la giunta poi dovrà poi scegliere. All’indagine hanno risposto positivamente ventidue operatori economici.

La procedura negoziata per l’assegnazione dell’incarico è stata aperta lo scorso 5 luglio. «Sappiamo che il nostro centro sportivo necessita di essere ulteriormente migliorato» ha sottolineato l’assessore allo sport. In seguito, Maria Sacchi, assessore ai lavori pubblici, ha confermato che tutti i lavori in corso nella struttura sono stati ultimati. Il riferimento, in particolare, era a tre cantieri: l’efficientamento energetico della piscina, completato con l’istallazione della seconda caldaia; la costruzione degli spogliatoi del campo 1, dove sono stati posizionati gli arredi; la realizzazione di un rettilineo indoor per l’atletica leggera, per il quale si attende l’arrivo del tecnico Fidal incaricato dell’omologazione. Il primo intervento è costato 740mila euro, finanziati per metà da regione Lombardia, ed ha permesso, tra le altre cose, l’installazione dei pannelli solari sul tetto della piscina. Per gli altri due cantieri, a cui si aggiunge l’illuminazione della pista di atletica, la spesa complessiva è stata di 2.395 milioni di euro, coperti in parte con un contributo regionale da 2 milioni. Secondo quanto riportato da Simone Brigatti, consigliere di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più, sarebbe stato segnalato un forte ammaloramento in alcuni punti della pista di atletica, ultimata solo due anni fa. «A noi non è stato riportato alcunché. Faremo delle verifiche», ha replicato l’assessore Torri.

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