C’è un nuovo tetto su Villa Manzoni

C’è un nuovo “tetto” sopra Villa Manzoni. È la copertura metallica installata in via temporanea per permettere agli operai della Fratus srl, l’impresa titolare dell’appalto, di svolgere in sicurezza la parte più importante dei lavori di riqualificazione, ovvero quella riguardante il tetto e il sottotetto dell’edificio nobile. Benché manchi ancora il via libera della soprintendenza al progetto esecutivo, il cantiere procede rapidamente.

Secondo il progetto, nella struttura del tetto, composto da oltre 120 travi in legno, saranno inseriti nuovi elementi di rinforzo, come travi e puntoni, e saranno ripristinate tutte le parti ammalorate. In aggiunta, saranno sistemate le gronde e sarà installato un cordolo, fondamentale sul piano antisismico. Questo consolidamento riguarderà anche il solaio del sottotetto, dove sarà rimosso uno strato alto circa 5 centimetri di materiale ammalorato e sarà inserito un nuovo sistema di assi. Si tratta di un passaggio fondamentale per poter proseguire in futuro la ristrutturazione dei locali posti al primo piano dell’edificio nobile che, per ora, saranno riqualificati solo a livello impiantistico.

Propri in questi spazi sarà sviluppato l’ampliamento del percorso manzoniano. Sarà invece interessato da un restauro approfondito lo scalone centrale, dove saranno ripristinate sia la balaustra sia le decorazioni sulle pareti e sul soffitto. L’inserimento dell’ascensore, inoltre, permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’edificio anche se non sarà possibile raggiungere le cantine. All’esterno, invece, si intende riportare alla luce il colore rosato, quello originale, sia sulla facciata principale della villa sia su quelle del cortile interno. In questa seconda area, inoltre, si procederà anche a ripristinare la profondità di tutti gli elementi architettonici, come ad esempio i davanzali in arenaria.

Per quanto riguarda il corpo dei rustici, intorno alle scuderie sarà realizzato uno scavo che consentirà il consolidamento delle fondazioni, l’introduzione di un vespaio areato e la realizzazione dei canali dell’impianto di distribuzione dell’area. Le soluzioni tecniche adottate dai progettisti per la riqualificazione degli impianti di illuminazione e di trattamento dell’aria non prevedono l’inserimento di grandi oggetti all’interno e pertanto la percezione degli spazi non sarà alterata. Il pavimento in simil cotto sarà sostituito con un battuto in cemento vibrato in grado di sopportare al meglio l’usura del tempo. In aggiunta, la rivisitazione degli spazi adiacenti alle scuderie permetterà di isolare dei locali che potranno essere destinati in futuro ad ospitare gli operatori di servizi catering o anche una caffetteria. Chiusa da inizio luglio Villa Manzoni sarà restituita alla comunità rinnovata e restaurata a partire dai primi mesi del 2026. L’investimento complessivo ammonta a 4 milioni 350mila euro ed è coperto in parte con risorse del comune di Lecco e in parte con un contributo Pnrr da circa 2milioni 670mila euro.

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