Cronaca / Lecco città
Lunedì 23 Settembre 2024
Cassago chiama Chernobyl, donato un ambulatorio odontoiatrico
Continua l’invio di aiuti da parte dell’associazione Cassago chiama Chernobyl in Ucraina, nei giorni scorsi infatti i soci del sodalizio guidato da Armando Crippa ha inviato due tonnellate e mezzo di cibarie e generi alimentari per la comunità di Chernihiv e dintorni, la meta di quasi tutti gli aiuti inviati dalla Brianza nel paese invaso dalla Russia.
«Si è trattato soprattutto di pasta, riso precotto, ravioli e tutto già pronto da utilizzare – spiega Crippa – cerchiamo di fare quanto possiamo per cercare di dare un sollievo a queste popolazioni martoriate dalla guerra». La Cassago chiama Chernobyl si è specializzata soprattutto nell’invio di materiale sanitario, negli anni scorsi le ambulanze, circa una dozzina, ristrutturate da un’officina di Lecco, poi man mano altri tipi di materiale, dai letti classici ai letti chirurgici, fino ad arrivare ad un angiografo per finire con un intero studio dentistico. «E’ stato finalmente montato all’ospedale regionale di Chernihiv – ha annunciato Crippa – e ci è voluto parecchio tempo, ci siamo riusciti anche grazie alla collaborazione del primario Andrey Zhydenko. L’intero studio odontoiatrico ci era stato donato un paio di anni fa da un dentista di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, ma finora non era stato possibile montarlo ed utilizzarlo perché l’ospedale aveva deciso di realizzare dei locali appositi all’interno. Proprio qui è stato creato un vero e proprio ambulatorio odontoiatrico che servirà per tutta la popolazione di Chernihiv ma soprattutto per i bambini di tutta la regione.
Non solo, recentemente l’associazione di Armando Crippa ha infatti acquistato una camera a flusso laminare per la preparazione delle cure di chemioterapia per pazienti in terapia oncologica. E’ stata destinata al reparto oncologico dell’ospedale pediatrico regionale di Chernihiv, una richiesta che data da prima dell’inizio della guerra e di cui si era fatta portavoce anche la moglie dell’ambasciatore italiano Pier Francesco Zazo. Crippa si era impegnato a trovarla e consegnarla, ma la guerra ed il costo glielo avevano sempre impedito.
Ora la camera a flusso laminare è stata acquistata e spedita ed è stata montata nel reparto oncologico di Chernihiv. Il suo acquisto è stato possibile grazie a contributi di vari privati tra cui la Banca di credito cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro, e con la collaborazione scientifica e non del direttore socio sanitario dell’Asst Lariana Maurizio Morlotti. Armando Crippa ha voluto sottolineare che questi progetti non sono solo dell’associazione ma anche di tutti i sostenitori, gli amici e le famiglie che donano incessantemente sia beni che denaro e che permettono di portare «l’aiuto e la nostra solidarietà in favore della popolazione ucraina e in particolare degli abitanti della zona di Chernihiv»
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