Caso LineeLecco, le opposizioni chiedono chiarezza

Un consiglio comunale urgente in cui comune e Linee Lecco spieghino come stanno le cose. È questa la richiesta delle opposizioni dopo la notizia della sfiducia al consiglio di amministrazione di Linee Lecco da parte del comune.

«È l’amara conclusione – sottolineano le minoranze in un comunicato congiunto - di due anni di rapporti burrascosi con la partecipata comunale al 100% che abbiamo sempre denunciato e per i quali siamo stati accusati dal Sindaco Gattinoni di creare “tempeste in un bicchiere». Consistente esposizione debitoria, diversa interpretazione del contratto di gestione dei parcheggi e ricorso al tar contro l’ordinanza del comune sull’abbattimento della palazzina della Piccola. Questi sono solo alcuni dei temi che hanno alimentato la tensione tra Palazzo Bovara e Linee Lecco.

«Come sempre – aggiungono le opposizioni - le notizie finiscono in mano alla carta stampata prima di essere condivise con i consiglieri. Messaggi cifrati, sottintesi volutamente velenosi, fino ad arrivare a vere e proprie intimidazioni verso gli amministratori di Linee Lecco, rei, a giudizio del Sindaco, di lesa maestà».

Nel dettaglio, il comunicato è firmato da Appello per Lecco, Fratelli d’Italia, Lecco Merita di Più – Lecco Ideale e Lega. «In parole semplici – concludono le opposizioni - ci troviamo di fronte a una società pubblica, 100% del comune, sull’orlo del fallimento a causa del socio unico! Socio unico che gli fa fare abusi edilizi costosissimi, gli fa sperperare soldi in abbonamenti gratuiti, gli rimodula i conteggi dei parcheggi, mette in dubbio di voler ancora concedergli quello che di fatto è il core business. Di fronte quindi sia alle continue risposte evasive alle nostre richieste, sia alle menzogne che ci sono state più volte propinate in questi mesi siamo obbligati a richiedere la convocazione di un consiglio comunale urgente per discutere della questione».

Una richiesta ribadita anche dal gruppo misto. «Riteniamo – evidenziano Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri - doverosa la convocazione di un consiglio comunale nei confronti dei tanti lavoratori dell’azienda, dei suoi 50 anni di storia celebrati proprio recentemente, dei suoi vertici oggetto ora di una evidente e pesante sfiducia, ma soprattutto dei cittadini. LineeLecco, prima ancora che del Comune, è patrimonio della città e dei lecchesi ed è loro diritto essere informati su cosa sta accadendo e su quale destino si ha intenzione di riservarle». Tra le file della maggioranza quasi nessuno si esprime, in attesa di capire quali potranno essere gli sviluppi della vicenda. «Certamente – commenta Alberto Anghileri, capogruppo di Con la sinistra cambia Lecco – è un periodo difficile quello che sta attraversando Lineelecco, siamo però convinti che tutti i soggetti coinvolti stiano operando per salvaguardare un’azienda che rappresenta un patrimonio di tutta la città. Le azioni messe in campo dal Sindaco vanno proprio nella direzione di raggiungere questo obiettivo».

Secondo Anghileri, è “necessario ricomporre la situazione in essere evitando il ricorso ad organi terzi”, nonché “fare qualsiasi sforzo per risolvere la questione del piccolo edificio contiguo al parcheggio della Piccola, edificato al di fuori delle regole vigenti del PGT”.

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