Cronaca / Lecco città
Sabato 22 Agosto 2015
Caro cedro come stai
Ecco un’interrogazione
La presenta il consigliere comunale della Lega Stefano Parolari : «Se la pianta è sana le motoseghe sono uno spreco. Ma se il Comune motiva la scelta con l’instabilità...»
Il cedro va tagliato, anzi no. La diatriba tra l’agronomo Giorgio Buizza e l’assessore Corrado Valsecchi si estende all’opposizione. Il consigliere, e già assessore ai Lavori Pubblici dal 2006 al 2009, Stefano Parolari, annuncia un’interrogazione al primo consiglio comunale utile. Nella speranza che, intanto, il cedro di viale Adamello resti dov’è.
Per Parolari, in sintesi, potrebbero avere ragione entrambi, l’agronomo e l’assessore, ma urge comprendere come l’atto sarà motivato: «Se il cedro viene abbattuto perché malato e si scopre, carte alla mano, che non lo è, Valsecchi si dovrà prendere le sue responsabilità. Sono pronto a ricorrere alla Corte dei Conti se Buizza ha ragione e il cedro è, invece, sano. Se, invece, motiva l’atto per la pericolosità data da una precaria staticità dell’albero, la questione è diversa perché nessun agronomo, a meno di non osservare il tronco con una stratigrafia, può dire se può cadere o meno, a causa di un violento fortunale».
Si aggiunge un problema: «Se il cedro è monumentale, poi, è un altro paio di maniche e lo si può abbattere solamente se è talmente malato che non è curabile con “ordinarie procedure”. È chiaro che la polemica è sempre attuale: l’anno scorso per due fortunali estivi (a luglio e ad agosto, n.d.r.) sono state abbattute 180 piante per precauzione, Se avessi abbattuto solo due piante quand’ero assessore io, Buizza mi avrebbe sparato».
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