Cronaca / Lecco città
Mercoledì 02 Settembre 2015
Cari libri di testo, quanto ci costate
Il Fiocchi è l’istituto più a buon mercato, i licei invece sfiorano il massimale di spesa imposto dal Miur. Ma c’è il trucco: sono esclusi dal conto i dizionari e altri libri.La soluzione creativa del Bertacchi: i “book in progress”
Tutte in regola. Le scuole superiori lecchesi non sforano il tetto massimo imposto dal Miur sui costi dei libri. E non potrebbero neppure farlo, considerato che in caso contrario la normativa impone un richiamo da parte dell’ufficio scolastico regionale al preside, che potrebbe pure venir segnalato al Miur.
Attenzione però non è tutto oro quello che luccica: gli elenchi dei libri vanno letti con molta attenzione. Innanzitutto ci sono i testi obbligatori, quelli che sono necessari per seguire le lezioni, e ci sono poi altri libri consigliati per approfondimenti come i testi di narrativa, che si trovano anche in biblioteca e a volte si riesce pure a scaricarli da internet.
Il massimale di spesa entro cui stare si fa solo sui libri obbligatori, ed ecco svelato l’arcano dei limiti rispettati.
La scuola meno costosa è l’istituto professionale Fiocchi in prima si spendono 147,40 euro contro i 244 euro del massimale, e in quarta un terzo del massimale, 53,20 euro contro i 176 del Miur. Niente bacchetta magica: semplicemente una formula di studio che prevede molta pratica e laboratorio.
Ai licei è tutta un’altra musica. Il tetto di spesa per la prima del classico è di 335 euro, al Manzoni se ne spendono 311,20, ma poi ci vogliono almeno 150 euro per i dizionari di greco e latino. Sempre che bastino considerato che le due materie sono alla base dell’indirizzo di studio.
E così al linguistico, il tetto di spesa per la prima è di 335 euro, al Manzoni i libri costano 329,35 euro, a cui aggiungere i dizionari di inglese, francese e tedesco. In terza al linguistico Manzoni si spendono 305,24 euro contro i 310 euro del tetto che è rispettato per il rotto della cuffia.
Al Bertacchi hanno trovato una soluzione non da poco per contenere i costi: i “book in progress”, ovvero libri realizzati dai docenti e aggiornati costantemente per alcune materie come latino, matematica e scienze.
Libri che costano pochi euro e che abbattono la spesa. Al liceo delle scienze umane per la prima il tetto di spesa 320 euro, al Bertacchi se ne spendono 269,75. Non tutti i docenti però sono disponibili a prendersi in carico un impegno del genere.
All’indirizzo geometra del Medardo Rosso in prima il tetto di spesa è di 320 euro, ma se ne spendono 265,65 euro. La somma lievita con l’acquisto dell’attrezzatura tecnica necessaria per l’indirizzo di studio. All’istituto tecnico Badoni in classe seconda il tetto di spesa è di 223 euro, all’indirizzo meccanica la spesa è di 138,85 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA