«Non ci sono parole: solo tanta rabbia. Siamo vicini, e dalla parte, dei lavoratori»: tra i rappresentanti dei pendolari, Giovanni Galimberti commenta l’allarmante episodio di violenza dell’altra sera, avvenuto nella stazione ferroviaria di Triuggio.
Lì sono dovuti intervenire i carabinieri della Compagnia di Seregno e, per prestare soccorso, l’autoambulanza della Croce Bianca di Giussano. Mancavano pochi minuti alle 21, infatti, quando - a bordo del treno diretto a Lecco, lungo la linea Monza-Molteno-Oggiono - sì è verificata un’aggressione e, ad andarci di mezzo più di tutti, è stato il capotreno. In base alla ricostruzione dei fatti, quest’ultimo sarebbe stato colpito al volto (peraltro, per futili motivi) da un passeggero, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Una delle inevitabili conseguenze del preoccupante episodio sono stati i ritardi, accumulati dal “Besanino”.
Fortunatamente, era l’ultimo della giornata in transito sulla linea Milano-Lecco via Molteno. In ogni caso, nelle carrozze c’erano una cinquantina di passeggeri, che hanno dovuto sopportare i momenti di forte tensione e che terminassero i rilievi dell’accaduto, oltre che i soccorsi, prima di ripartire. Il capotreno ha riportato un trauma facciale: è apparso inizialmente in condizioni piuttosto gravi, ma per fortuna è stato infine trasportato all’ospedale di Carate in codice verde.
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