
Cronaca / Lecco città
Giovedì 20 Marzo 2025
«Capitale della cultura con Lecco? Como c’è»
Il sindaco Rapinese sull’idea lanciata dall’ex assessore Tavola di una candidatura unitaria con Lecco. E lancia una provocazione: «Se abbiamo questa matrice in comune, possiamo unire anche le due province»
Lecco
«Como c’è. Apriamo un tavolo, parliamone e sviluppiamo un progetto comune». Il sindaco del vicino capoluogo lariano Alessandro Rapinese apre alla corsa insieme a Lecco per diventare Capitale della cultura nel 2028.
Antonio Peccati, presidente di Confcommercio Lecco, aveva lanciato la candidatura di Lecco durante la presentazione di Leggermente, ed è stato poi l’esperto d’arte, ex assessore alla cultura del Comune di Lecco, Michele Tavola ad avanzare l’potesi di un’alleanza tra le due città, per fare sistema, come accaduto nel caso di Bergamo e Brescia nel 2023 o di Gorizia e Nova Gorica, capitale europea di quest’anno. «È una proposta che va sicuramente approfondita – afferma Rapinese - Con Lecco stiamo già collaborando, ad esempio, per i Master Games del 2027. Già questo è un obiettivo importante. Se possiamo organizzare questi grandi eventi insieme, allora facciamolo».
Quella della candidatura a Capitale della cultura è, per ora, solo un’idea. Ma per arrivare pronti all’appuntamento del 2028 servono una lunga programmazione e un tavolo che riunisca enti e associazioni di categoria. Continua il sindaco di Como: «Devo incontrarmi con tutti gli attori coinvolti. Ma ad esempio, con il presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco, Ezio Vergani, ho un rapporto che definirei fraterno e di infinita stima. Valuterò attentamente questa possibilità».
Per Rapinese, Lecco e Como possono incastrarsi bene, sotto questo aspetto: «Culturalmente siamo un territorio solo. Si tratta di un ambito molto delicato. Siamo tutti a ridosso dello stesso lago, e francamente fatico a comprendere il motivo per cui siamo separati in due province. Tant’è che quando ci sono proposte come questa, c’è chi pensa di correre insieme, pur volendo mantenere una diversa autonomia provinciale. Allora non capisco perché la stessa proposta non venga estesa, per esempio, al territorio di Monza e Brianza».
Il sindaco lancia anche una provocazione: «Noi ci siamo, ma prima i lecchesi si mettano d’accordo sulla collaborazione che vogliono instaurare con Como. Economicamente siamo rappresentati dalla stessa Camera di Commercio, e in questo caso possiamo correre insieme. Non ho ben chiaro in cosa siamo diversi. Una base culturale comune è una matrice importante anche per essere un unico territorio politico, con una sola provincia».
L’ex assessore Michele Tavola, ora a Palazzo Litta, a Milano, nella direzione dei Musei Nazionali, aveva proposto di fare sistema tra i due territori: «Dobbiamo smetterla di fare i provinciali, perché affronteremmo un percorso a ostacoli che non ci porterebbe da nessuna parte. Pensiamo all’alleanza che hanno fatto Bergamo e Brescia, capitali della culturali nel 2023. C’è una rivalità forse più alta rispetto a quella presente tra Lecco e Como, ma le questioni di campanile sono state superate».
Lecco e Como, intanto, collaboreranno con Varese in vista degli European Master previsti per il 2027.
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