Cronaca / Lecco città
Venerdì 17 Gennaio 2025
Cancro primo aiuto dona al Manzoni
due carrozzine del futuro
“Siamo solo persone che aiutano altre persone”. Anche nella mobilità interna di chi non si può muovere con le proprie gambe, all’interno degli ospedali come il “Manzoni” di Lecco, dopo la donazione, il motto di Cancro Primo Aiuto ben si attaglia.
Grazie, infatti, alla donazione di due carrozzine Trioway di nuova concezione perché constano di due componenti: la seduta e la parte elettrica. Ovvero sposano la necessità di muoversi per strada ma anche di andare in ascensore o comunque di ingombrare il meno possibile scindendosi in due, ovvero staccando la parte elettrica. Questo evita di avere in casa due carrozzine: una elettrica per muoversi in strada e una apposta per andare in ascensore e stare in casa. «Sarà immessa sul mercato quest’anno - spiega l’amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto Flavio Ferrari - e costerà un quarto di quanto costano questo tipo di carrozzine elettriche, ovvero circa 2.800 euro. Una “normale” viaggia sui 10-12mila euro, cosa che per me è assolutamente fuori di testa. Per noi la mission è aiutare il prossimo per cui daremo fastidio a tutti anche fornendo un centinaio, in tutta Italia, di queste carrozzine».
Flavio Ferrari aggiunge: «Investiremo poi sulle cure palliative. A prescindere che il dolore sia oncologico o meno. A fine settembre faremo una grossa convention nazionale su questa tematica portando prodotti innovativi dall’India. Una volta l’India ci forniva il the, ora ci manda le cure. Stiamo imparando dai medici indiani». Cancro Primo Aiuto, insomma, non sta mai ferma: «E Lecco – ha concluso Ferrari - per noi rappresenta un ospedale importante. Siamo una realtà del fare e poco parlare. Apriremo presto un secondo centro in Sicilia e abbiamo appena compiuto i 30 anni. Festeggiati con la rete di 35 ospedali con i quali siamo in contatto. Ci siamo potenziati e abbiamo tante aziende vicine. Tutti quelli che sono in consiglio pagano un gettone per sedersi in consiglio, non come fanno i politici ovvero esattamente il contrario».
Antonio Bartesaghi, titolare di Omet, è in Cancro Primo Aiuto da vent’anni. «Sono in questa associazione perché il 95 per cento di quanto viene messo a disposizione diventa servizi, prodotti, messi a disposizione di tutti. Il concetto è efficientare le risorse e Cancro Primo Aiuto è una delle associazioni più attive in questo senso”. Il “past president”, Lorenzo Riva, è molto soddisfatto di quanto fatto: «La cosa bella di questa associazione è che ogni volta che Ferrari ci dice cosa abbiamo fatto, mi riempio di orgoglio. È bello partecipare a progetti importanti come quelli promossi da Cancro Primo Aiuto. Danno un senso di serenità unico».
Non a caso ieri è stata scoperta una targa, all’ingresso della Hall dell’ospedale, per celebrare i 30 anni di nascita dell’associazione quando il nuovo ospedale è in via dell’Eremo da 25. «Per noi – ha sottolineato il direttore generale di Asst Lecco Marco Trivelli -l’aiuto e l’apporto di Cancro Primo Aiuto è fondamentale e non a caso ci è vicina fin dalla nascita di questo ospedale».
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