Cronaca / Lecco città
Martedì 04 Agosto 2015
Camera di commercio Lecco
Daniele Riva è il vice presidente
La giunta di via Tonale ha eletto il leader di Confartigianato: «Siamo nel giusto, andiamo avanti»
Resta l’incognita del ricorso al Tar, intanto dal Consiglio di Stato solo una sospensiva sul caso di Reggio Calabria
Daniele Riva è il nuovo vice presidente della Camera di commercio. Rappresenta Confartigianato Lecco (di cui è il presidente) e succede ad un altro esponente artigiano: Arnaldo Redaelli, che negli ultimi cinque anni ha retto la carica con intelligenza e capacità di mediazione.
Dopo la votazione, Riva annuncia: «Andremo avanti lungo il percorso che ci siamo dati, con l’obiettivo di arrivare a un progetto di accorpamento con un altro ente, nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità del nostro territorio. Se nel frattempo - continua il vice presidente camerale - arriverà la sospensiva dei giudici, vedremo se e come si potrà operare. Noi - aggiunge Riva - continuiamo a lavorare convinti di farlo nell’interesse del territorio. La situazione attuale ci impone mille cautele e attenzioni, quando già i margini di intervento delle Camere di commercio si sono ridotti. E questo finisce per penalizzare l’economia del territorio. Ma è la situazione attuale e ognuno si assumerà le sue responsabilità. I nostri legali ci garantiscono che siamo nel giusto. Ma ci possono essere interpretazioni diverse, decideranno i giudici. Per intanto le regole delle democrazia dicono che Valassi è stato eletto, seppure con un voto di scarto. Ma ha vinto. E in Italia ci sono almeno una decina di casi di longevità istituzionale simili a quella di Valassi».
Intanto, nella vicenda della Camera di commercio di Reggio Calabria, i giudici del Consiglio di Stato non hanno emesso una sentenza di merito (attesa tra un anno o più). Hanno giudicato non ammissibile il ricorso del presidente sospeso con la sentenza del Tar. Presidente che quindi non può tornare in carica (nel rispetto della sentenza del Tar e in attesa che il Consiglio di Stato si esprima nel merito).
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