Calcio Lecco: mister Baldini al lavoro per non deludere contro il Feralpi

Mister Baldini si gode un inizio di settimana di tranquillità dopo lo Tsunami seguito alla sconfitta di Busto Arsizio. Relativa tranquillità, perché la società gli ha chiesto di dare continuità ai risultati e a Salò non ammetterà sconfitte. Semmai un pareggio contro la Feralpi potrebbe essere accettato, ma tornare a perdere sarebbe, per Baldini, come ritornare a temere l’esonero. Insomma, bisogna continuare sulla strada tracciata contro la Pergolettese, almeno sul piano dei risultati. Il gioco? Quello verrà quando la squadra avrà completato l’operazione recupero fisico. Recupero dei tanti infortunati e di quelli che, l’ha sottolineato il tecnico toscano nel dopo partita, non sono stati parte del progetto già da Veronello, ma solo da fine mercato in poi.

Anche se sono già almeno due mesi che lavorano tutti insieme, a onor del vero. Ma Baldini lo ha sottolineato: «Ho bisogno di tutti. L’abbiamo già detto più volte che quelli che in questo momento non giocano dal primo minuto sono comunque indispensabili. Ho bisogno che quelli che stanno dietro, aumentino il livello, alzino l’asticella. Non posso avere dei dubbi nel fare dei cambi e quindi ho bisogno che i vecchi diano una mano ai giovani ad alzare questo livello».

Naturalmente l’allenatore del Lecco si riferisce ai vari Kritta, Tordini, Gunduz, Dore, Mendoza, Zuberek, Sipos che stanno trovando spazio a partire dalla panchina bluceleste. Compreso il non più giovane, ma da mettere in forma, Jean Claude Billong: «Billong di testa é forte e sapevo che ci avrebbe levato un po’ di castagne dal fuoco contro la Pergolettese. Non avendo poi altre mezzali ho messo Kritta lì davanti, che non è il suo ruolo, ma perché so che ha “gamba”. Penso abbiano fatto bene entrambi. Come pure Zuberek e Dore». Baldini si è soffermato sull’attaccante Jan Zuberek: «Lui è un altro di quelli a cui bisogna mettere benzina nel motore perché dopo mezz’ora mi sembrava che fosse “cotto”. Abbiamo visto i dati della settimana e mezzo che è stato con la sua nazionale U20 Polacca, e sono dati molto bassi. Già lo sapevamo che quando un giocatore va in nazionale non è che gli fanno fare granché, atleticamente. E così è stato. Per questo dobbiamo rimettere tutti in condizione. Lui in primis».

L’altra punta, Daniele Rocco, messo finalmente come punta centrale, ha fatto intuire di poter diventare decisivo: «Ma anche lui – ha spiegato il tecnico bluceleste - è uno di quelli che non si è allenato fino al 31 di agosto. Si è preparato con una squadra di Eccellenza fino a quella data, e per questo fa ancora fatica. Ma fin quando è rimasto in campo contro la Pergolettese non ha fatto male. Potevamo sfruttare meglio l’occasione che ha avuto, ma sta migliorando”»Infine Leon Sipos, che ha strappato timidi applausi: «Per lui si è trattato della prima partita che fa tutta intera – ha spiegato Baldini - Mi sembra che non avesse mai giocato tutta la partita. Ma io ho fiducia negli attaccanti che ho. Tutti quanti. Però hanno bisogno di andare tutti in condizione. Ho fiducia anche di Mattia Tordini, di William Mendoza… però, lo ripeto allo sfinimento, ho bisogno che alzino il livello perché continuo a pensare che questa è una squadra che, quando sarà al completo, è un’ottima squadra».

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