Calano i reati nel lecchese, ma preoccupa lo spaccio

La Polizia di Stato oggi ha celebrato il suo 172° anniversario dalla fondazione, con una soddisfazione: meno delitti in provincia di Lecco. Ma è il fenomeno dello spaccio di stupefacenti preoccupa. Il Questore Aragona ammette: “Merita un attento approfondimento”.

La Polizia di Stato oggi ha celebrato il suo 172° anniversario dalla fondazione, con una soddisfazione: meno delitti in provincia di Lecco. Così, sotto l’hashtag #essercisempre ieri il Questore Ottavio Aragona ha potuto raccontare un anno di operazioni, interventi, vigilanze nella consapevolezza che il lavoro paga.

Prima della sua relazione, però, alle 9,30, la deposizione di una corona d’alloro alla lapide ai Caduti nel piazzale della Questura, alla presenza anche del Prefetto Sergio Pomponio, di una rappresentanza di funzionari e personale della Polizia di Stato e degli appartenenti all’Anps (associazione nazionale Polizia di Stato). Una cerimonia officiata dal Cappellano della Polizia di Stato Don Andrea Lotterio. Poi il trasferimento a “Palazzo delle Paure” in piazza XX Settembre a Lecco, dove il questore Aragona ha posto l’accento su dati tutto sommato positivi: “Essendo trascorso un anno e otto mesi da quando mi sono insediato – ha precisato - oggi ho un quadra più preciso e devo dire che i risultati sono stati positivi. Come attestato dal Prefetto, nel 2023 l’andamento della delittuosità è ridotta del 4,3 per cento, 9.668 reati commessi rispetto ai 10.125 del 2022. L’indice di delittuosità è calato dell’1,79 per cento, in controtendenza con gli altri territori”.

Calano i reati nel lecchese. Preoccupa lo spaccio. Il servizio di Unica TV

Aragona ha ragione nell’affermare che diminuiscono i reati predatori, seppur di poco: i furti sono calati da 3.692 del 2022 a 3.619 del 2023. Anche quelli in abitazione sono passati da 1.133 a 1.009 (quasi il 3 per cento in meno), e gli scippi da 41 a 37 (meno dieci per cento). E diminuiscono anche le estorsioni passate da 56 a 40. Ma aumenta la violenza: soprattutto quella sulle donne, che vede passare i casi denunciati da 21 a 26 (quasi il 25 per cento in più); anche i sequestri di persona passano da 4 a 6. Oltre agli omicidi passati da 1 a 2. E le rapine da vanno in tripla cifra: da 92 a 106. In altri campi, aumentano le truffe informatiche: da 1.732 a 1.763. Ma è soprattutto il fenomeno dello spaccio di stupefacenti a preoccupare. Lo stesso Questore Aragona ammette: “Merita un attento approfondimento”. Basta guardare a quanto è stato sequestrato nel 2023. Se cala il sequestro dell’hashish, da quasi 480 chili a 245, triplica l’entità dei sequestri di cocaina (da 1 a 3,2 chili) e di eroina (da 550 grammi a 1,7 chili), oltre ad aumentare di un terzo la consistenza dei sequestri di marijuana (da 5,3 a 8,7 chili). Dati preoccupanti e che riguardano soprattutto l’alto Lago e la Brianza lecchese. In città, invece, Aragona ha spiegato: “Si presenta sotto aspetti diversi. Nel capoluogo è evidente in zone ben note della città. Prevenzione e repressione funzionano e il fenomeno è diminuito, ma è diventato più visibile in altre zone della città dove i pusher si sono spostati vista la pressione esercitata in centro”.

Doverosa la citazione dell’aumento di pattuglie di Polizia Stradale passate da 2.195 a 2.346 il che ha portato all’identificazione di 16.899 nel 2023 contro le 14.507 del 2022 e al controllo di 13.953 veicoli nel 2023 rispetto ai 12.322 del 2022. Positiva anche l’attività amministrativa. Tanto quella in favore dei cittadini immigrati da altri paesi che per il rilascio dei passaporti. Problema, questo, difficile da risolvere ma che ha portato al rilascio di 15.223 passaporti al posto dei 10.320 rilasciati nel 2022. Un aumento considerevole e lodevole.

Tanti i premiati alla cerimonia della festa della Polizia di ieri. Quattordici tra commissari, ispettori e agenti che hanno meritato encomi o lodi per il servizio prestato nel corso di operazioni speciali o ordinarie. I primi a ricevere l’encomio sono stati gli ispettori Andrea Rados ed Emilio De Gregorio viceispettore. A ricevere la lode, invece, a seguire sono stati il commissario capo Rosario Torrisi e l’ispettrice Annarita Cappelli. Quindi l’ispettrice Stefania Cusatis; poi l’ispettore Romano Borellini e l’assistente capo coordinatore Alessandro Spada; gli ispettori Vincenzo Mazzilli e Roberto Pierangelini; i vice ispettori Alessia Giannino e Andrea Fantinato; gli assistenti capo coordinatori Carlo Calabrese, Antonio Tamussin e Davide Raineri. Nel particolare, Rados e De Gregorio nel 2018 avevano smantellato un gruppo di spacciatori. Torrisi Cappelli nel 2019 avevano scoperto ed espulso una donna responsabile del reato di terrorismo. Cusatis nel 2018 era riuscita a identificare 16 persone, otto delle quali minorenni, responsabili di rissa e lesioni. Borellini e Spada avevano dovuto gestire l’emergenza alluvione del giugno 2019 in quel di Dervio. Pierangelini e Mazzilli nel luglio del 2019 avevano scoperto gli autori, due, di una rapina e di spaccio di droga. Giannino nel 2019 aveva contribuito a far arrestare un giovane di origini macedone autore di rapina in concorso e lesioni. Fantinato, nel 2018 aveva smantellato un gruppo criminale di spacciatori. Calabrese aveva concluso, nel 2019, l’arresto di un tentato omicida nei confronti della moglie e di acclarati maltrattamenti a tutti i componenti della famiglia. Infine, Tamussin e Raineri sempre nel 2019 avevano contribuito a far arrestare un uomo accusato di lesioni aggravate e continuate.

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