
Cronaca / Lecco città
Venerdì 11 Aprile 2025
Cai Lecco, la nuova presidente Paola Frigerio si presenta: «Priorità all’alpinismo giovanile»
Lecco
Promozione dell’alpinismo giovanile, manutenzione di rifugi e sentieri, sensibilizzazione della comunità sulla sicurezza in montagna. Sono alcune delle priorità di Paola Frigerio, nuova presidente Cai Lecco. Ingegnere e professionista nel campo dell’edilizia, Frigerio è stata scelta all’unanimità come presidente dai quindici membri del consiglio direttivo emerso dall’assemblea generale del Cai svoltasi il 21 marzo. Il vicepresidente è il giovane architetto Paolo Colombo.
Quali sono le tue sensazioni ad una settimana dalla nomina a presidente Cai Lecco?
Sono contenta ma sono anche consapevole del lavoro c’è da fare. Gli ultimi tre anni trascorsi come segretario con l’ex presidente Adriana Baruffini mi hanno permesso di conoscere a fondo questa realtà. Tutte le scelte saranno condivise con i membri del consiglio, alcuni dei quali sono giovani e già molto attivi, e i referenti dei vari gruppi che compongono il Cai. Vogliono mantenere vivo il dialogo con le tre sottosezioni di Ballabio, Barzio e Strada Storta, ognuna delle quali ha caratteristiche differenti. Vogliamo ascoltare le loro esigenze e supportare attivamente le loro attività. Intendiamo anche sostenere l’attività dei Ragni, i quali hanno già presentato un ricco programma di spedizioni per il 2025.
Quali sono le priorità per il prossimo triennio?
Innanzitutto, la promozione dell’alpinismo giovanile. Intendiamo muoverci fin da subito per avviare un programma di promozione nelle scuole con il nuovo anno scolastico. L’alpinismo giovanile è il momento in cui i ragazzi si trovano, condividono le esperienze e imparano insieme come muoversi in montagna. È fondamentale per formare persone in grado una volta adulti di andare in montagna con una certa coscienza, prestando attenzione ad elementi come l’abbigliamento ma anche al meteo.
Il Cai Lecco è proprietario di due rifugi e tre bivacchi. Sono previsti investimenti per la loro valorizzazione?
Entro quest’estate sarà concretizzato un intervento di manutenzione straordinaria al bivacco Locatelli sul monte due mani, oggetto nei mesi scorsi di atti di vandalismo. Grazie ad un contributo del Cai regionale, procederemo a sistemare il basamento, riresinare tutta la struttura e sistemare il pavimento interno. Siamo in attesa dell’esito di un bando di regione Lombardia per un possibile finanziamento per il progetto di ampliamento del rifugio Lecco ai piani di Bobbio. Stiamo cercando fondi anche per il progetto di rifacimento della ferrata Simone Contessi, quella che arriva in cima al due mani.
Da anni il Cai è attivo nella manutenzione dei sentieri presenti nel territorio di Lecco. Perché ritenete importante impegnarvi anche su questo fronte?
Come amanti della montagna ci sentiamo responsabili e riteniamo doveroso monitorare e fare la manutenzione dei nostri sentieri là dove possiamo occuparcene noi affinché questi tracciati possano essere percorsi da tutti. In questo modo riusciamo anche a riportare alla luce percorsi storici, come accaduto con la vecchia mulattiera di Montalbano. Grazie all’impegno di Paolo Colombo e degli altri volontari è stato possibile riportare alla luce una mulattiera che ormai non si vedeva più e riscoprire la sua storia. In parallelo, continueremo il lavoro di redazione e posa della nuova segnaletica. I sentieri verso il Resegone sono stati completati ed in progettazione ora c’è il rifacimento della segnaletica che porta al San Martino.
Anche le montagne lecchesi sono spesso teatro di incidenti. Come si può intervenire per limitare queste dinamiche?
Intendiamo rinnovare il supporto al soccorso alpino e proseguire il tavolo istituito con loro e con il Politecnico. Le statistiche sui recuperi del Cnsas evidenziano come in molti casi a rimanere bloccati in montagna sono sprovveduti. La promozione della sicurezza è fondamentale, per esempio tra i tanti fuorisede che vivono e frequentano l’università a Lecco. A volte nei sentieri intorno ad Erna si trovano persone con la giacca o le scarpe da ginnastica. Credo che dopo il covid ci sia stato un boom in questo senso. Non è solo il non avere l’abbigliamento adatto: ci sono anche quelli che vanno a fare le ferrate senza avere la consapevolezza delle proprie capacità e poi dicono che non ce la fanno.
Quanti iscritti ha il Cai Lecco?
Dei 3300 soci attivi al 31 dicembre 2024, già 3026 hanno rinnovato la loro iscrizione. Per iscriversi basta venire nella nostra sede di via papa Giovanni XIII. Per ora è aperta due sere a settimana ma vogliamo organizzare nuove iniziative affinché sia ancora più frequentata. Disponiamo anche di una ricca biblioteca.
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