Butti, Lupi, Zoffili. Nei collegi lecchesi
pochi candidati doc

Elezioni Due settimane alla chiusura delle liste. A Lecco-Merate Lega favorita, ma c’è la Brambilla. FdI al Senato. Faggi e Arrigoni fuori regione

Qualcuno arriva da Como, qualcun altro dall’Erbese. Altri salgono da Milano, e c’è pure chi, lecchese di nascita, non mette piede da anni (politicamente parlando, s’intende) sulla sponda orientale del Lario. Nel complesso, il quadro dei due collegi lecchesi (uno pieno, l’altro condiviso con altre province) ricorda un po’ le cartine di rinascimentale memoria: territori un tempo di prestigio che si ritrovano “colonizzati” da presenze forestiere.

Il quadro

Abbandonando però le metafore storiografiche, la realtà dei fatti è che a due settimane dalla chiusura delle liste (20 e 21 agosto i termini per depositarle), Lecco è verosimilmente già fuori dai giochi per esprimere candidati agli uninominali.

Iniziamo dagli uscenti. Stando alle voci di corridoio, l’avanzata di Fratelli d’Italia consentirebbe ad Alessio Butti di chiedere la “promozione” nella più nobile assise del Senato. Dopo il taglio dei parlamentari il collegio uninominale di Palazzo Madama (vale a dire quello in cui chi ha un voto in più elegge il suo candidato) ingloba di fatto Lecco, Como e Sondrio. Lecco, dove Butti è uscente; Como, dove ovviamente è di casa; Sondrio, dove è commissario provinciale del partito. Insomma, un trittico di contatti che dovrebbe consentirgli il ritorno a Palazzo Madama dopo dieci anni.

Montecitorio

Gioco forza, l’uninominale della Camera (ossia la fusione dei due vecchi collegi Lecco e Merate) andrebbe alla Lega. Uno dei tre uscenti lecchesi? Macché. In pole position ci sarebbe il leghista erbese Eugenio Zoffili, molto legato a Matteo Salvini e attualmente numero due del Carroccio regionale.

E i lecchesi? A quanto sembra la tendenza sarebbe quella di consegnare a tutti i leghisti lombardi che non trovano spazio negli uninominali “di casa” (l’avanzata di FdI si è fatta sentire) posti blindati o possibili nei listini proporzionali fuori regione. Sarebbe la sorte di Paolo Arrigoni (che però già la scorsa volta era stato candidato anche in centro Italia), di Antonella Faggi e Roberto Ferrari. Certo, i due potrebbero giocarsi qualche timida chance a Lecco, se Zoffili trovasse posto nel Comasco. Ma non solo i soli a contendergli l’uninominale lecchese.

Contendenti

Ben più quotato sarebbe il nome di Maurizio Lupi, storicamente legato al vecchio collegio meratese. L’ex ministro ha raggiunto un accordo con gli altri partiti del centrodestra: dovrebbe scaturirne una decina di collegi, almeno tre certi. Uno sarebbe proprio quello lecchese.

Al computo manca però Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi ha ovviamente diversi “colonnelli” in Lombardia, tutti in cerca di collegi sicuri. Una di loro è proprio Michela Vittoria Brambilla, lecchese ma eletta altrove (Emilia Romagna e Abbiategrasso) nelle ultime due tornate elettorali. Voci che corrono tra i forzisti locali la darebbero in rotta di ritorno verso il collegio locale. Come detto, però, la concorrenza è molto ampia. Una sola certezza. Tra destra e sinistra, i lecchesi dovranno cercare fortuna fuori Lecco. Qui, invece, spazio ai “forestieri”.

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