Cronaca / Lecco città
Sabato 14 Aprile 2018
Business al sicuro
dai cyberattacchi
Da maggio l’Europa impone alle imprese di aumentare gli investimenti per la sicurezza
Quella degli attacchi informatici è un’emergenza sempre più sentita anche dalle pmi locali, che a brevissimo dovranno comunque aumentare gli investimenti in cyber sicurezza visto che a imporlo è il nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati (Gdpr) che entrerà in vigore il 25 maggio.
È questo il termine entro cui le imprese dovranno dotarsi di specifiche procedure e anche di sistemi per monitorare i rischi di intrusioni informatiche.
Secondo l’ultimo report di Clusit (l’associazione italiana per la sicurezza informatica) i cyberattacchi l’anno scorso sono costati alle aziende italiane quasi un miliardo di euro. Inoltre l’Italia è nella top-ten internazionale dei Paesi più colpiti dal furto di dati informatici.
I danni subiti uniti agli obblighi di legge spingono anche le associazioni d’impresa a mettere in campo iniziative per preparare le proprie imprese a migliorare le difese contro i cyberattacchi (e cyber-ricatti, visto che dopo il furto scatta la richiesta di pagamento in bitcoin per riavere accesso ai propri sistemi).
In proposito Api Lecco organizza per il pomeriggio del 19 aprile il seminario dal titolo “Cybersecurity-semplici ricette per la sicurezza informatica della tua azienda”, in collaborazione con Nanosoft e Gruppo Sme.Up. Durante l’incontro, di carattere tecnico, verranno illustrati da esperti in materia quali sono i nuovi attacchi informatici, anche nei reparti produttivi delle aziende, e come prevenirli.
«Il cybercrime – sottolinea in una nota il presidente di Api Lecco, Luigi Sabadini - è uno degli argomenti più trattati dalla stampa e anche le piccole e medie imprese stanno cercando informazioni su come proteggersi dagli attacchi informatici che, in alcuni casi, sono arrivati a bloccare l’attività svolta sui computer, procurando di conseguenza numerosi intoppi nella produzione. La sicurezza informatica non è solo un problema tecnico – aggiunge Sabadini - ma anche di business. Un attacco informatico rischia infatti di ledere la continuità operativa dell’intera organizzazione comportando gravi impatti sulla credibilità e sulla reputazione dell’azienda. Si rende pertanto necessaria una strategia non solo di difesa ma anche di prevenzione dalle attività degli hacker, soprattutto prendendo piena consapevolezza delle problematiche che potrebbero interessare anche gli account aziendali o i dispositivi mobili utilizzati all’interno dell’azienda».
Alle imprese sarà dunque spiegato come migliorare i propri standard di sicurezza in un quadro nazionale in cui, secondo una recente analisi di Microsoft, solo il 3% delle aziende è in regola. A frenarle c’è spesso la difficoltà di dover superare sfide tecnologiche, formative e organizzative evidentemente ritenute onerose. Ma ora bisognerà farlo, come hanno capito le imprese manifatturiere e dei servizi che (rispettivamente nel 52% e nel 60% dei casi) hanno da poco avviato piani per la gestione dei dati. A farsi trovare pronte dalla nuova normativa sono invece il 10% delle imprese finanziarie e l’8% della pubblica amministrazione.
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