Cronaca / Lecco città
Venerdì 28 Agosto 2020
«Bus, tutti seduti
e metà posti in piedi
Le scuole ci aiutino»
Trasporti Il direttore di Linee Lecco, Salvatore Cappello: «Molti istituti hanno modificato gli orari, ce la faremo. E siamo pronti a mettere altri mezzi se serviranno»
Linee Lecco è pronta a subire “l’assalto” del popolo della scuola. Ovvero degli studenti e di qualche adulto e qualche operatore scolastico. Con il sottotitolo “pronti ad adeguarci alle prossime regole”.
«Stiamo aspettando le ultime news – ammette il direttore Salvatore Cappello -. Ogni momento cambiano le cose. Per ora ci stiamo attenendo all’ordinanza 890 della Regione Lombardia e al Dpcm governativo di Luglio. Si vocifera però di una percentuale di riempimento medio maggiore, intorno al 70-75 per cento, ma siamo sul sentito dire. Stiamo pronti a intervenire». Se la scuola partisse domani, cosa sarebbe pronta a fare Linee Lecco? Quali le regole?
Il piano
Ecco quanto è stato approntato: «Sulle linee urbane siamo pronti a occupare tutti i posti a sedere e il 50 per cento dei posti in piedi. Per il servizio di trasporto pubblico urbano di persone, dove sono più numerosi i posti in piedi, arriviamo a un 60-65 per cento di occupazione media. Un pullman di linea di media lunghezza, da dieci metri può ospitare 64 posti in totale, 23 posti a sedere e 41 in piedi. Ma ora ne potremmo ospitare 23 a sedere e 20 in piedi per un totale di 43 posti su 64. Il più piccolo dei nostri bus piccoli ospita 21 persone in piedi 19 a sedere per cui andremo a 19 posti a sedere e 10 in piedi, 29 invece di 40. Sul dodici metri, il mezzo più capiente, siamo a 40 posti in piedi e 21 seduti sui 100-108 (a seconda del tipo di vettura) disponibili».
Ma siccome siamo abituati a vedere scene da “assalto alla diligenza” ogni mattina di un giorno scolastico qualsiasi, come si sta organizzando Linee Lecco per far fronte ai numeri ridotti?: «L’autista deve innanzitutto contare chi sale e siamo pronti a mettere bus supplettivi -spiega il direttore di Linee Lecco - Però sono convinto che non avremo questi problemi perché alcune scuole, con cognizione di causa, hanno differenziato gli ingressi. Alcune classi inizieranno alle 8, altre alle 9. Poi personalmente mi sbalordisce sapere che 60 persone con la mascherina non rischino nulla, mentre 100 sì, ma le regole non le facciamo noi». L’attenzione è massima sulla sicurezza: «Su tutti gli autobus – spiega Cappello - abbiamo il gel igienizzante, che non è obbligatorio, e abbiamo dato particolare attenzione ai mancorrenti perché ci si appoggia sicuramente con le mani durante le corse. Facciamo igienizzazione continua: oltre alla sanificazione, che viene fatta una volta al giorno, quando rientra, più volte al giorno, igienizziamo tutti i mancorrenti a metà mattina e al pomeriggio».
Fuori città
Sull’extraurbano cosa cambia?: «I posti a sedere sono molti di più di quelli in piedi: sulla Bellagio-Lecco di 23 chilometri, avremmo 42 posti a sedere e 22 posti in piedi. Sicuramente ospiteremo i 42 seduti ma soli 11 in piledi, ovvero la metà».
Fatto cento il fabbisogno pre-covid, comunque, il problema capienze potrebbe presentarsi: «Ripeto: ci aiuterà molto il fatto che molte scuole hanno previsto entrate scaglionate. Ma, per esempio, sulla linea Calolziocorte-Lecco che era già un po’ in difficoltà e dove mettevamo tre autobus dalle 7,10 da Calolziocorte a Lecco, siamo pronti a metterne un quarto. Abbiamo già fatto richiesta all’agenzia per il trasporto pubblico locale Como Lecco e Varese. Quanti studenti viaggiano su quella linea? Circa 250».
L’altra linea “calda” è la Lecco-Bellagio: “Trasporta un sessantina di persone per corsa. Si è attenuato un po’ il numero negli ultimi anni ma abbiamo previsto già il doppio veicolo, nel caso servisse…». Altre linee “toste” sono urbane: per Malnago e per il Liceo Leopardi a Rancio: «Su Malnago per la Silvio Pellico siamo già d’accordo di mettere bus con maggior capienza per ospitare tutti e 50 i bambini. Mentre l’istituto Leopardi, che ha tanti studenti, ha spostato l’ingresso alle 9 e non più alle 8 e ha dato consigli su linee e orari in modo che possano utilizzare i bus giusti per arrivare a scuola. Lì hanno risolto “in casa” il problema. Noi siamo pronti a intervenire con un mezzo supplettivo».
M. Vil.
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