Boom di iscrizioni al centro per le famiglie di Lecco

«Per far fronte a questa grande richiesta passeremo da tre a quattro aperture a settimana» spiega l’assessore al Welfare del Comune di Lecco, Emanuele Manzoni

Boom di iscrizioni al centro per le famiglie di Lecco. Oggi la struttura di via Fra’ Galdino conta 231 famiglie iscritte. Lo scorso anno erano 184. “L’aumento è del 30% - sottolinea Emanuele Manzoni, assessore al Welfare del Comune di Lecco -. Per far fronte a questa grande richiesta passeremo da tre a quattro aperture a settimana. Il desiderio delle famiglie di confrontarsi e discutere tra loro sulle difficoltà quotidiane è molto forte. Oggi ormai non ci sono più le reti sociali che un tempo sostenevano i genitori nella cura del minore e nel confronto sulle modalità educative da adottare».

Accanto agli spazi di dialogo tra i genitori, il centro per le famiglie “Dire, fare e giocare” dispone anche di locali e giochi destinati al divertimento dei più piccoli. La struttura, inoltre, è solo un tassello dell’articolata rete di servizi per l’infanzia curata da Palazzo Bovara.

«I posti disponibili nei due nidi comunali, ovvero l’Arcobaleno a Pescarenico e l’Arca di Noè a San Giovanni, sono 136 e sono tutti occupati. – prosegue Manzoni - Noi concepiamo questi servizi come il punto d’accesso per i piccoli alla comunità e alla sua rete di relazioni. È per questo che abbiamo favorito l’apertura dei nidi verso i rioni. Oggi i bimbi dell’Arcobaleno incontrano una volta alla settimana i nonni del Giglio mentre i piccoli dell’Arca di Noè fanno lo stesso con gli anziani del polo Frassoni».

Nel 2021 l’amministrazione Gattinoni aveva incrementato di 15 unità la disponibilità dei posti nei nidi comunali. «Diverse ricerche – aggiunge l’assessore al Welfare – hanno dimostrato che un accesso precoce ai servizi di prima infanzia riduce in maniera significativa le diseguaglianze sociali. Rendere questi servizi sempre più accessibili, inoltre, permette ai genitori, in particolare alle madri, di conciliare meglio la dimensione familiare con quella professionale. Per questo, confermiamo l’abbattimento dei costi dei buoni pasto attraverso i fondi regionali dedicati alla fascia 0 – 6 anni».

Tra l’altro, sono in corso i lavori per la realizzazione del terzo nido comunale al posto dell’ex scuola primaria Fabio Filzi in via Timavo. Il nuovo edificio sarà ad alta efficienza energetica e a consumo zero grazie ad un impianto fotovoltaico. L’asilo nido si troverà al piano terra ed ospiterà trenta bambini. Al primo piano, invece, ci sarà anche uno spazio a disposizione della comunità, dotato di accesso separato. Il costo complessivo dell’opera è di 1milione 690mila euro, coperti con un contributo Pnrr da 1 milione 56mila euro, con risorse proprie del comune di Lecco per 373.780 euro e con un contributo di 260.220 euro proveniente dal conto termico del Gse. «Come centro prima infanzia, infine, disponiamo di venti posti. Questo servizio copre solo la mezza giornata. Non ha le stesse caratteristiche di presa in carico dell’asilo nido» conclude Manzoni.

Accanto ai servizi pubblici, la città dispone di un’articolata rete di servizi per l’infanzia di natura paritaria, per la maggior parte riuniti nell’associazione delle scuole paritarie di Lecco. Accanto alle materne, dove gli iscritti sono 850, le 15 strutture che compongono l’associazione propongono anche dei servizi per la fascia 0 – 3 anni, ovvero asili nido, sezioni primavera e centri prima infanzia. Gli iscritti a questi servizi sono circa 200.

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