Cronaca / Lecco città
Sabato 29 Settembre 2018
Boccia a Villa Erba
«Per il Governo la prova risultati»
Il presidente di Confindustria a Cernobbio per l’ultima giornata del World Manufacturing Forum: «Deve dimostrare che fare più debito non è spreco»
«Si può fare più debito pubblico purché questo abbia una attenzione a crescita economica, occupazione e meno debito». Parole del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, interpellato sulla nota di aggiornamento al Def che prevede un deficit al 2,4% del Pil.
Ieri a Villa Erba per la seconda giornata del World Manufacturing Forum, Boccia ha dedicato alla manovra del Governo il cuore del suo intervento. «Non è tanto importante lo sforamento di un punto ma quanto i risultati che ne deriveranno grazie all’uso di risorse in termini intelligenti per il Paese - ha detto il presidente di Confindustria - Il governo deve esultare quando realizza risultati, non quando vara una manovra. Anzi, “vinciamo tutti quando si realizzano i risultati».
Al centro delle valutazioni la crescita del debito. Si tratta però secondo Boccia non della questione dirimente: «Non mi preoccuperei troppo di quanto abbiamo sforato - ha detto - lo hanno fatto la Francia e la Germania, ma la domanda deve essere un’altra, e la diciamo a tutti e ai mercati: se questo sforamento deficit/Pil determinerà nei prossimi mesi una riduzione del debito pubblico, una maggiore occupazione nel paese, una maggiore crescita e meno divari, coniugando la questione economica con la questione sociale, che sono complementari, non antitetiche».
Quindi sull’impianto generale del provvedimento: «È una manovra che pone una questione sociale rilevante. L’importante è che questa questione sociale vada di pari passo con la questione economica. Quest’ultima è la soluzione della questione sociale. I divari si riducono con più occupazione, questo è l’obiettivo che il governo si deve porre», ha spiegato Boccia. «Se occorre una fase di transizione ben venga, ma attenzione perché la politica si misura dai risultati e i risultati sono più occupazione, più crescita e meno debito pubblico», ha aggiunto il numero uno degli industriali che ha concluso: «Li verificheremo nei prossimi giorni per capire nel merito la manovra e nei prossimi mesi in termini di risultati e così saranno i mercati a verificarlo. Il governo ha messo in conto» il rischio di una procedura europea, ma se sapranno dimostrare che l’impatto economico è positivo, e poi nei fatti questo accadrà, e questa è la sfida del governo, evidentemente possono raccontarla - ha detto Boccia. «Se invece questa è solo spesa ordinaria e spreco, aumenta debito pubblico e riduce la crescita e l’occupazione, evidentemente poi avrà ragione l’Europa».
Soddisfazione, in linea generale, sulla conferma del Piano Industria 4.0: «Per noi è un fatto positivo non aver smantellato il piano, ma non siamo entrati nel merito delle nuove misure. Pare che l’impianto tenga», ha aggiunto Boccia, ricordando che non si tratta di «incentivi ma di una leva di politica fiscale per accelerare investimenti nel nostro Paese».
Il numero uno degli Industriali ha quindi lanciato un messaggio alla politica, affinché «non dia per scontato che siamo la seconda manifattura d’Europa perché ci sono altri paesi che vogliono andare avanti e superarci». Si tratta di «Paesi che hanno la centralità della questione industriale perché hanno capito che attraverso questa si difende il lavoro e la dignità dei cittadini. Bisogna recuperare questa sensibilità anche in Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA