Bione, riqualificazione degli impianti: attenzione puntata sul bando di Regione Lombardia

Palazzo Bovara rimane aperto a eventuali partenariati pubblico – privato

Lecco

Non c’è ad oggi un percorso chiaro verso una riqualificazione complessiva del centro sportivo Bione. Tutte le ipotesi valutate negli ultimi mesi sono state per ora accantonate. A fare il punto della situazione è stato l’assessore allo sport Emanuele Torri durante l’ultimo consiglio comunale. «Lo scorso anno – ha spiegato Torri – avevamo avviato una manifestazione d’interesse relativa all’assegnazione di un incarico tecnico per la redazione di un documento di fattibilità delle alternative progettuali per la riqualificazione complessiva del centro sportivo. Avevamo raccolto l’interesse di 15 soggetti. Alla successiva gara sono state presentate sei offerte. L’istruttoria, svoltasi tra novembre e dicembre, ha certificato che nessuna di queste offerte raggiungeva un punteggio sufficientemente elevato. Non è stato individuato alcun soggetto in grado di portare a termine l’incarico».

L’idea del Comune era di predisporre un documento che illustrasse le diverse opzioni percorribili per poi scegliere come muoversi. L’investimento previsto per quell’incarico di progettazione era pari a 120mila euro. Il Comune aveva anche redatto un “quadro esigenziale”, ovvero un documento con l’elenco delle richieste da cui i progettisti sarebbero dovuti partire per immaginare il futuro del Bione. In parallelo, negli scorsi mesi a palazzo Bovara era stata depositata una proposta per una riqualificazione complessiva del centro sportivo attraverso un partenariato pubblico – privato.

L’idea proveniva da una cordata di imprenditori di cui faceva parte anche In Sport, il gruppo che da alcuni anni gestisce la struttura lecchese. «Quella proposta non era sostenibile economicamente per l’amministrazione comunale» ha ribadito Torri, il quale ha poi assicurato che palazzo Bovara rimane aperto ad eventuali partenariati pubblico – privato. Un proposito, quest’ultimo, più volte ribadito negli ultimi anni benché nessuna delle proposte ricevute da privati sia stata considerata sostenibile economicamente.

Il caso principale, prima dell’ultima proposta, è stato quello del progetto da 37 milioni di euro presentato da un’altra cordata all’inizio del 2023 e poi accantonato dal Comune. Ad oggi non è dato sapere se In Sport, che nel mentre si è impegnata economicamente assieme al Comune nella trasformazione temporanea dell’ex campo 5 in un’area eventi, intenda aggiornare la propria proposta o presentarne una nuova.

«Guardiamo con molta attenzione - ha concluso Torri - all’ultimo bando di Regione Lombardia per la riqualificazione degli impianti sportivi pubblici. Può essere un’ottima opportunità per intervenire non solo sul Bione».

Il bando è stato promosso dal sottosegretario regionale Federica Picchi, giunta a Lecco lunedì pomeriggio proprio per presentarlo agli amministratori, ed ha una dotazione complessiva di 30 milioni di euro. I criteri stabiliti da Regione Lombardia prevedono che il contributo a fondo perduto erogabile ai comuni sopra i 5mila abitanti sia pari al massimo al 50% del costo complessivo del progetto candidato e che non possa superare i 700mila euro. Per la quota non finanziata dal contributo, i soggetti beneficiari potranno chiedere un mutuo a condizioni agevolate all’istituto di credito sportivo e culturale spa, il quale ha messo a disposizione nel complesso 70 milioni di euro per sostenere l’iniziativa.

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