Berbenno, a breve i lavori per la palestra
Ripartiranno dopo gli scavi archeologici

Il cantiere Entro la fine del mese dovrebbero terminare i lavori in loco della Soprintendenza Gli oggetti preistorici rinvenuti sono stati messi in salvo in vista di interventi di consolidamento

Potrebbero riprendere dal prossimo mese i lavori di realizzazione della nuova palestra alla scuola primaria di Berbenno.

Il condizionale è d’obbligo. Ed è presto spiegato il perché: entro la fine di ottobre dovrebbero terminare gli scavi all’interno del sito archeologico, venuto alla luce sul cantiere dopo il ritrovamento di un’area sacra databile tra la fine dell’età del Rame e l’inizio dell’età del Bronzo.

A darne notizia nella seduta di consiglio giovedì sera è stato il sindaco Valerio Fumasoni, che ha risposto alla domanda della minoranza che l’ha interpellato sullo stato di avanzamento dei lavori.

Il quesito

«Vorremmo sapere a che punto sono i lavori e se sono ultimati, ma soprattutto quando riprenderà l’intervento della nuova palestra e se è necessario rifare un nuovo appalto», il quesito sollevato dall’opposizione.

«Abbiamo avuto di recente un incontro con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese alla presenza del funzionario archeologo Stefano Rossi - ha detto in aula il primo cittadino -. Gli scavi sono in fase di ultimazione. Si era prevista la fine entro la terza settimana di ottobre, ma a causa del maltempo si sono rallentati e auspichiamo il termine alla fine di ottobre».

Quanto è stato rinvenuto, in particolare la stele e altri oggetti, su richiesta della Soprintendenza, «sono stati messi in un luogo sicuro sul nostro territorio comunale in uno spazio di nostra proprietà», ha assicurato Fumasoni. Materiale, questo, che essendo stato a lungo sotto terra, «necessita di essere sottoposto a quelli che in gergo si chiamano trattamenti consolidanti da parte di restauratori di una ditta incaricata dalla Soprintendenza».

La cassa

Per quanto riguarda invece la tomba preistorica in cista litica - una cassa realizzata con lastre di pietra, disposte a taglio, che faceva parte con ogni probabilità di un santuario megalitico - e le ossa umane che vi erano contenute, si è già provveduto al suo trasporto «in istituto legato all’università Statale».

Essendo dunque gli scavi in dirittura di arrivo, «speriamo si possa liberare quell’area e proseguire con il cantiere per costruire la nuova palestra».

Lavori, questi, che hanno subito un ritardo di circa tre mesi sul crono programma. «Abbiamo intenzione - ha garantito il primo cittadino - di organizzare un altro open day, dopo quello di agosto, per presentare alla popolazione la situazione».

È altresì certo che «non ci sarà una archeologizzazione del sito, poiché i ritrovamenti pur essendo importanti non solo tali da procedere in questa direzione, come ha stabilito il ministero della Cultura», proprietario di tutto quanto è venuto alla luce.

Da ultimo, ma non meno importante «come Comune abbiamo espresso la ferma volontà che questi “tesori” possano un domani ritornare e rimanere a Berbenno».

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