«Basta risse a Lecco, serve più repressione»

Il consigliere comunale Emilio Minuzzo all’attacco dopo gli ultimi episodi accaduti nella stazione e vicino alla biblioteca

«Serve una risposta ferma, decisa e repressiva di questi comportamenti». Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più in consiglio comunale, prende posizione dopo l’ennesima rissa a Lecco. Due giorni fa in via Bovara, di fronte all’ingresso della biblioteca civica U.Pozzoli, alcuni ragazzi molto giovani sono venuti alle mani dopo aver urlato per alcuni minuti. L’arrivo della volante della Polizia di stato, chiamata dai dipendenti della biblioteca, ha messo in fuga il gruppo di adolescenti.

«Il tema della sicurezza – prosegue Minuzzo – pesa come un macigno sulla città da tanto tempo. Sono almeno tre anni che intervengo in consiglio comunale per sottoporre all’attenzione della giunta questi comportamenti delinquenziali, più vicini alla play station che non al vivere civile». Quella di due giorni fa è stata la quarta rissa in poco più di un mese con al centro sempre giovanissimi. Benché l’ultimo episodio sia accaduto in via Bovara, è noto come le maggiori criticità legate al tema della sicurezza riguardino i dintorni della stazione. Non a caso, le tre risse precedenti erano avvenute tra piazza Lega Lombarda e i portici di via Volta. «Ormai in quel quadrilatero questi avvenimenti si ripetono a cadenza settimanale» sottolinea Minuzzo. A seguito di uno di questi episodi, nelle giornate di venerdì 10 e martedì 14 maggio gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato dei servizi di controllo straordinari che hanno portato all’identificazione di 105 persone.

«È necessario innanzitutto far rispettare le regole. – sottolinea il capogruppo di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più –. Non è possibile che la città, composta in maggioranza da persone per bene, sia ostaggio di una minoranza di facinorosi. Prima si dia una risposta ferma, poi si possono portare avanti tutti i ragionamenti e le analisi del caso dal punto di vista sociale, cosa che andava fatta tempo fa». Un fenomeno, quello della violenza tra giovanissimi, che non riguarda solo Lecco. Secondo l’ultimo report sulla criminalità minorile del servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, tra il 2022 e il 2023 sarebbero state registrate attività violente o devianti da parte di gang giovanili in ben 73 province italiane.

«I sintomi che vediamo – evidenzia Minuzzo – erano evidenti anche uno o due anni fa. Eppure, non è stato fatto niente, non è stata proposta alcuna soluzione per arginare il fenomeno. Prima di dialogare e comprendere è necessario far capire in modo chiaro che le regole vanno rispettate». In sintesi, l’accusa rivolta all’Amministrazione Gattinoni è quella di un sostanziale immobilismo che, peraltro, non riguarderebbe solo il tema della sicurezza. «Le opere che mancano – conclude Minuzzo - le questioni aperte con i commercianti e Politecnico, il nuovo comune, il centro sportivo Bione. Forse bisognerebbe togliere il riferimento a Lecco dagli slogan. Per ora una città bella, turistica, inclusiva, accogliente c’è solo nei sogni di qualcuno».

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