Attraversamento di Lecco, preoccupa la falda acquifera. Piazza: «Fenomeno totalmente inedito»

C’è preoccupazione nell’aria. Anzi, nell’Anas. Le forti piogge di queste ore potrebbero rimandare in crisi la galleria San Martino? A temerlo sono gli stessi tecnici dell’Anas che stanno tenendo attentamente sotto controllo la situazione. A raccontarlo è Mauro Piazza, sottosegretario regionale, che ha interloquito con i vertici tecnici di Anas l’altro giorno. Un incontro che non lo ha lasciato tranquillo: “Il fenomeno che si è realizzato è totalmente inedito – racconta Piazza -. L’acqua in quel punto non c’era mai stata. Non c’era, almeno, acqua che provenisse dalle pareti. È probabile che l’acqua in questi anni abbia scavato nuovi percorsi nel San Martino e abbia creato una nuova falda che insiste in zona Caleotto. Prima il problema era in zona via Aldo Moro, invece ora si è spostato”.

Insomma, una falda che minaccia l’attraversamento che potrebbe allagarsi da un momento all’altro se questa falda si riempisse di nuovo: “Con Anas l’altro giorno si stanno verificando due cose: la prima ipotesi è potenziare in maniera molto significativa la portata delle pompe che permettono di togliere l’acqua dall’attraversamento e riportarla in superficie. Ma questo dipende da quanta acqua c’è in ingresso, perché tu puoi anche mettere pompe più potenti, ma se dietro ti ritrovi mezzo lago di Lecco non basteranno mai. E l’altra questione è prevedere un’analisi geologica di come si muovono i flussi d’acqua di questa falda per fare in modo che si possano fare interventi mirati per evitare che la falda incida e prema sulla canna Nord”.

Piazza sa bene quanta frustrazione e rabbia abbiano provato gli automobilisti durante le interminabili code seguite alla chiusura della Galleria San Martino, il 12 ottobre scorso. “Tutti hanno detto parole molto brutte su Anas, ma questo problema, in questi termini, non si era mai presentato prima, per cui dobbiamo intervenire a ragion veduta. Non, come qualcuno dice, per le Olimpiadi, ma perché se c’è quel problema sappiamo perfettamente che andiamo a paralizzare un intero territorio e a isolare la Valtellina”.

Piazza però, cerca di essere costruttivo: “Ho parlato con il ministro Matteo Salvini, del Mit (ministero delle infrastrutture e trasporti), e lui si è già detto disponibile a fare qualsiasi intervento straordinario si rendesse necessario per ovviare alla situazione, ma bisogna prima dire quale sia l’intervento migliore. Le immagini che ho visto erano impressionanti. Noi costruiamo le cose, ma quando la natura si incapriccia … Veniva fuori acqua a fiotti dalla parete, insomma. È una situazione davvero critica. Non possiamo permetterci che se quella falda torna a riempirsi si blocchi tutto nuovamente”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA