Asst Valtellina: cercansi cinque direttori

Sono cinque le strutture complesse di Asst Valtellina e Alto Lario in “cerca” di un direttore. Si tratta di Chirurgia vascolare, Oculistica, Neuropsichiatria infantile, Direzione delle professioni sanitarie e sociosanitarie e di Nefrologia e dialisi.

Quest’ultima è già stata assegnata a Sara Maria Viganò, lecchese, dal 2009 in servizio al Manzoni di Lecco, risultata vincitrice del concorso indetto da Asst Valtellina e Alto Lario per l’attribuzione di questo incarico quinquennale per anni ricoperto da Carla Colturi, in pensione dalla scorsa primavera. La nomina è avvenuta lo scorso 6 settembre, mentre nella giornata di giovedì si sono svolti i colloqui per l’incarico di direttore della Chirurgia vascolare e tra due settimane toccherò all’Oculistica, alla Neuropsichiatria infantile, e alla Direzione aziendale delle professioni sanitarie e sociosanitarie.

«Con questi concorsi e con le successive nomine - dice Monica Fumagalli, direttore generale della locale Asst - intendiamo rafforzare l’organizzazione aziendale conferendo incarichi quinquennali ai direttori con i quali potremo programmare l’attività promuovendo scelte organizzative aziendali. Per la nostra azienda si tratta di un passaggio importante al quale faranno seguito altri rilenvanti concorsi nei prossimi mesi per dirigenti medici di struttura complessa e semplice». Insomma un bando via l’altro, un concorso via l’altro in Asst, per la ricerca di molteplici figure, in ambito sanitario e non solo, ma, ovvio, gli incarichi apicali sono quelli che richiamano la maggiore attenzione sia da parte dei papabili sia da parte di esterni.

E, infatti, sulla nomina del direttore della Chirurgia vascolare di Sondalo si è alzato un polverone, pochi giorni fa, con la pubblicazione via social di alcuni post da parte del movimento popolare “Rinascita Morelli autonomo” in cui si esprimeva preoccupazione per la possibilità che ci potesse preferire un candidato ad un altro senza considerare abbastanza i meriti, i titoli e le competenze. «I bandi, a evidenza pubblica - precisano da Asst - e cui è stata data la più ampia diffusione, prevedono una procedura rigorosa, regolata da un’apposita legge, al termine della quale il candidato che ha ottenuto il punteggio più alto diventa il vincitore. A differenza del passato, quando la Commissione esaminatrice stabiliva la terna degli idonei lasciando al direttore generale la possibilità di nominare vincitore anche un candidato con punteggio più basso, ora la nomina è il risultato di una valutazione esclusivamente tecnica basata sull’analisi comparativa dei curricula dei candidati e sul colloquio, prendendo in considerazione le esperienze professionali attinenti al bando, l’attività di formazione, di studio e di ricerca e la produzione scientifica».

Nel caso dei concorsi per posizioni apicali in essere, ad esaminare i candidati è una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda che bandisce il concorso, nel caso di Asst Valtellina e Alto Lario, Anna Maria Maestroni, e da tre direttori di struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da conferire dei quali almeno due responsabili di tale struttura in regioni diverse da quella in cui ha sede l’azienda interessata alla copertura del posto. Commissari che vengono individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale. La commissione, poi, al suo interno, indica il presidente nel componente con maggior anzianità di servizio. A breve, quindi, si saprà chi gestirà la Chirurgia vascolare a Sondalo per i prossimi cinque anni e gli altri reparti a bando.

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