Asst Lecco: liste d’attesa infinite? Si migliora. Rispettate le classi urgenti

Lecco

Liste d’attesa infinite? Si migliora. Lentamente ma costantemente anche se con molte eccezioni. Restano esami per i quali bisogna armarsi di grande pazienza soprattutto nei riguardi di quegli esami di routine o di controllo per i quali diventa quasi indispensabile rivolgersi al privato, ovvero pagare.

L’insufficienza senza appello che avevamo dovuto, nostro malgrado, attribuire ai tempi d’attesa pubblicati sul sito www.asst-lecco.it analizzando il report “ambulatoriale 2024 - report tempi attesa aziendali”, è diventata recuperabile in un medio-lungo periodo. Sarà l’effetto del saldo sostanzialmente positivo tra “uscite” ed “entrate” di nuovi medici, infermieri e tecnici di laboratorio, seppur con grandi disparità tra reparto e reparto, fatto sta che le “attese rilevate” stanno diventando “umane”.

Insomma, secondo Asst Lecco e i dati da essa pubblicati, la “media dei giorni di attesa proposti allo sportello in base al primo posto disponibile in azienda, a cui però può aver fatto seguito una scelta”, sta migliorando.

Per il periodo di riferimento settembre-dicembre 2024, in confronto a maggio-agosto 2024, comunque, troviamo che le classi urgenti, la U (da eseguirsi entro 72 ore, 3 giorni) e la B (entro 10 giorni), sono sempre più rispettate, rispetto ai quadrimestri precedenti. La scelta “politica” della direzione generale è chiara.

Chi ha davvero bisogno di un esame, di una visita, ovvero di una diagnosi in tempi brevi, a Lecco trova quasi sempre risposta in tempi adeguati. Certo, chi ha una certa premura, ma non fretta, deve armarsi di santa pazienza. Le classi D (entro 30 giorni) e P (entro 60 giorni), sono le più bistrattate. Se va bene i tempi d’attesa sono doppi o tripli rispetto a quando sarebbe giusto fornire il servizio.

Ma facciamo degli esempi prendendo a esempio gli stessi esami diagnostici e visite che avevamo considerato a novembre, tempo della nostra ultima analisi: un’ecografia addome superiore in classe D (60 giorni), è passata da a 78 a 85 giorni di attesa e per la classe P (oltre i 60 giorni), da 178 a 222 giorni. Stessa situazione per un’ecografia addome completo, che è passata, sempre sul sito di Asst Lecco, da 171 a 179 giorni. In fondo un peggioramento ma nel segno della tenuta.

Le classi U e B, però per l’ecografia, sono entro i limiti, il che conferma la bontà della scelta di dare priorità alle interrogazioni urgenti. Passiamo alla colonscopia: se è un controllo periodico, per cui senza urgenza, un follow-up di controllo per intenderci, si aspetta oggi 275 giorni in netto calo rispetto ai 309 giorni che ci volevano a novembre scorso. Se invece si ha almeno una classe D (entro 30 giorni) si può aspettare fino a 95 giorni (erano 73,9 giorni a novembre), ovvero il triplo. Ma c’è da fare un bel distinguo: se si ha una classe d’urgenza (U o B), l’attesa è praticamente nulla: la U viene evasa in 4,5 giorni e la B in 8. Praticamente entro i termini.

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