Cronaca / Lecco città
Martedì 22 Novembre 2016
Assemblea Confartigianato Lecco
«La politica delle non-soluzioni»
L’attacco del presidente Daniele Riva che ha chiesto al governo di andare oltre le parole. Il viceministro Casero: «Non possiamo uccidere il contribuente. Con la chiusura di Equitalia le cose cambiano»
L’eliminazione di Equitalia e degli studi di settore, l’equiparazione fiscale delle piccole imprese alle grandi aziende, le clausole di salvaguardia: sono solo alcuni degli argomenti toccati ieri in occasione dell’assemblea annuale di Confartigianato Imprese Lecco. Significativo, ha sottolineato il segretario Vittorio Tonini, il luogo scelto per l’assemblea, l’aula magna del Politecnico di Milano.
Il primo affondo al mondo politico è venuto dal presidente regionale di Confartigianato Eugenio Massetti. «Semplificare il fisco e ridurre le tasse è il nostro sogno, ma siamo forse dei creduloni. Ci fidiamo infatti dei programmi che ci vengono proposti, ma da troppo tempo la fiducia delle imprese viene tradita».
La presenza di Andrea Trevisani, direttore delle politiche fiscali di Confartigianato a livello nazionale, ha permesso di ricordare gli interventi che l’associazione ha proposto al governo, dagli ammortamenti alla proroga di ecobonus e agevolazioni fiscali in tema di ristrutturazioni edilizie, dai bonus per mobili ed elettrodomestici alla riduzione dell’Ires. «Se ci sono risorse da impiegare è più facile ridurre le tasse che semplificare il fisco. In ogni caso - ha spiegato - l’opera di depressurizzazione fiscale è iniziata, con benefici anche in termini di spread, ma l’Italia cresce meno degli altri Paesi Europei».
Quindi, con la moderazione del giornalista del Tg5 Giuseppe de Filippi, spazio alla tavola rotonda e agli interventi dei relatori, tra i quali il viceministro all’Economia e finanza Luigi Casero, chiamato a intervenire su temi molto sentiti dalla platea.
«Lo Stato deve avere un riscossore ma non può uccidere il contribuente - ha detto -. Per questo, con la chiusura di Equitalia, si intende cambiare il rapporto tra fisco e cittadino, cercando di impostarlo su un’azione preventiva invece che consuntiva e sanzionatoria. Del resto l’Italia cresce se crescono le imprese».
In questo senso, un peso rilevante sulle politiche di bilancio è quello delle clausole di salvaguardia, «che tornano ogni anno a vincolare risorse ingenti. Le abbiamo sterilizzate tutte, anche quella del 2017, scongiurando l’aumento dell’Iva. Stiamo intervenendo sullo stesso principio della politica fiscale, allineando in quanto a pressione le grandi multinazionali alle piccole imprese e rimoduleremo il sistema fiscale tenendo al centro pmi e famiglie». Infine, la conferma di un impegno importante: «gli studi di settore vanno eliminati, o almeno cambiati e la fedeltà fiscale. Assente il presidente della Regione Roberto Maroni, rappresentato dal sottosegretario Daniele Nava.
Il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, ha ribadito che «è necessario che il governo riduca la pressione fiscale e presti effettivamente alla piccola impresa l’attenzione che merita. La leva fiscale è uno strumento fondamentale per aumentare la competitività del Paese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA