
Cronaca / Lecco città
Martedì 29 Dicembre 2015
Anziana truffata in centro città
In azione un finto agente
Criminalità Un uomo in borghese si è presentato con un tesserino È riuscito a portare via soldi e contanti alla vittima
Un’altra anziana è stata truffata in città da un uomo che si è spacciato per rappresentante delle forze dell’ordine e, con la scusa di dover controllare se alcune banconote fossero vere o false, ha rubato alla vittima contanti e oggetti in oro.
L’odioso raggiro è stato portato a termine nel primo pomeriggio di ieri in un appartamento in via Nino Bixio dove alla porta di una signora ultraottantenne ha bussato un uomo che si è presentato come agente in borghese. Il suo compito era quello di effettuare un controllo su alcune banconote che la banca aveva consegnato alla signora. Il truffatore ha mostrato alla vittima anche un tesserino e, a quel punto, la donna si è convinta a farlo entrare in casa.
«Stiamo verificando se siano vere o false alcune banconote che sono state consegnate in banca ad alcuni anziani» è stato questo lo stratagemma del truffatore, che è riuscito ad accaparrarsi non soltanto i contanti ma anche alcuni oggetti in oro che la signora custodiva in casa.
Una volta fatto il “pieno” di quello che cercava, il falso agente si è allontanato garantendo alla vittima che una volta conclusi i controlli sulle banconote, avrebbe riavuto i suoi soldi, ma quelli veri. La truffa era ormai andata a segno e l’uomo si è allontanato con il suo bottino.
La donna dopo alcuni minuti si è resa conto che erano spariti dal cassetto gli oggetti in oro e ha capito quello che le era accaduto: prima ha chiesto aiuto ai vicini di casa e poi ha lanciato l’allarme alla polizia, ma quella vera. Sul posto sono giunti gli agenti che hanno raccolto la testimonianza della vittima, comprensibilmente sotto choc per quanto accaduto e hanno effettuato i rilievi per cercare qualche traccia utile per le indagini.
Nelle scorse settimane in città si erano verificati diversi episodi di truffe agli anziani da parte di uomini che si erano spacciati per rappresentanti delle forze dell’ordine, soprattutto carabinieri.
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