Violentissima rissa lunedì sera sul marciapiede di lungolario Cesare Battisti.
Era da poco passata la mezzanotte quando un giovane, tra i venti e i trent’anni, si è avvicinato ad un gruppo di coetanei, tutti di origine straniera, e ha iniziato a colpire uno di loro con una bottiglia di vetro raccolta poco prima. Uno scontro selvaggio sotto gli occhi esterrefatti dei tanti ragazzi intenti a godersi serenamente la serata sul lungolago. Pugni, bottiglie usate come armi, transenne trasformate in scudi provvisori.
Lo scontro è poi proseguito più a nord, all’imbocco di via Parini, dove poi i due sono stati raggiunti dall’ambulanza e dalle forze dell’ordine. Uno di loro, 24 anni, è stato portato all’ospedale Manzoni in codice giallo per essere medicato. Presentava diversi tagli sul viso, compatibili con un’aggressione a colpi di cocci di bottiglia. L’altra persona si è dileguata scappando tra i vicoli verso il centro.
Non è chiaro cosa abbia scatenato la rissa tra i due giovani. A colpire, però, è la ferocia dello scontro, restituita dalle immagini di alcune telecamere. I due si sono rivolti poche parole. Hanno iniziato quasi subito a picchiarsi selvaggiamente mentre le persone più vicine alla scena si allontanavano di corsa. Dallo scorso maggio sul marciapiede di lungolario Cesare Battisti è in corso la prima fase dei lavori di riqualificazione del lungolago. L’intero marciapiede a monte di lungolario Cesare Battisti è stato sbancato. Paradossalmente il cumulo di porfido rimosso dal marciapiede era stato da poco spostato e recintato, altrimenti dalle bottiglie avrebbero potuto iniziare a lanciarsi quello. Salvo qualche lastrone storico, l’intera pavimentazione del marciapiede è stata sostituita.
Il porfido nuovo era macchiato di sangue. Un contrasto reso iconico dalla canicola estiva e dal lungolago pieno di turisti armati di cono e coppette gelato. Da un lato i lavori per il nuovo waterfront, simbolo della rinascita e del futuro del capoluogo. Dall’altro le macchie di sangue, simbolo di un problema tanto complesso quanto mai innegabile. I quindicenni che si picchiano sotto l’albero di via Cavour non sono certo assimilabili ai ventenni che si scontrano di fronte all’Imbarcadero brandendo bottiglie vuote. Tuttavia, l’esistenza di un problema è un dato oggettivo. Proseguono i presidi straordinari coordinati dalla Questura. Anche ieri una volante della Polizia locale ha sorvegliato piazza della Stazione.
Tuttavia, la spirale di violenza sembra non fermarsi tra scontri, aggressioni, risse, vetrine spaccate. A inizio giugno, per esempio, un gruppo di senzatetto, dopo aver trascorso qualche ora a bivaccare e bere sotto i portici di via Volta, intorno alle 23 aveva iniziato a picchiarsi in maniera molto violenta. Le urla e il rumore delle bottiglie di vetro rotte avevano allarmato i residenti che avevano chiamato le forze dell’ordine. Il giorno dopo, nella stessa zona è stato ritrovato un bossolo di una scacciacani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA