Cronaca / Lecco città
Lunedì 08 Maggio 2017
Altri otto milioni di euro dal “Patto”
Finiti gli alibi per la Lecco - Bergamo
Il sottosegretario Nava intenzionato ad accogliere le richieste della Provincia - Ma a quattro anni dall’inizio dei lavori realizzati solo gli sbocchi, del tunnel non c’è traccia
Sono pronti tutti i soldi richiesti, ma i lavori languono. Dalla Regione – grazie a fondi di provenienza “variegata” - stanno per arrivare al territorio lecchese risorse fondamentali per la realizzazione di interventi importanti sotto il profilo infrastrutturale.
In funzione della ripartizione dei fondi relativi al Patto per la Lombardia, infatti, sarà possibile portare avanti molte opere a cominciare il cantiere della nuova Lecco-Bergamo.
Accordo Renzi - Maroni
Sarà questo, dunque, il frutto dell’accordo raggiunto tra il presidente della Regione, Roberto Maroni, e l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, che lo scorso 25 novembre hanno siglato un protocollo che stanzia risorse importanti destinate a interventi su infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, sanità.
A stabilire con i territori quali opere prioritarie realizzare con questi fondi – basati su risorse nazionali, regionali, dell’Unione Europea nonché mediante il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione -, sarà il sottosegretario alle Riforme Istituzionali, Enti Locali, Sedi Territoriali e Programmazione Negoziata, Daniele Nava, che il governatore Maroni ha indicato come referente per la giunta regionale lombarda del “Patto per la Lombardia”. Sarà l’ex presidente della Provincia di Lecco a incontrare nelle prossime settimane i presidenti delle Province lombarde e i sindaci dei Comuni capoluogo, per predisporre l’elenco degli interventi da finanziare.
Nel dettaglio, per questa tranche, il documento destinerà 80milioni a interventi infrastrutturali e ambientali e circa 50 milioni di euro per la messa in sicurezza degli itinerari regionali prioritari (ex strade statali, strade regionali e provinciali).
Il requisito principale che le operazioni proposte e richieste dagli enti territoriali dovranno rispettare è la cantierabilità a breve termine: ogni intervento per il quale si chiederà il finanziamento dovrà poter essere avviato concretamente entro la fine dell’anno prossimo. Per Lecco, dunque, queste risorse saranno fondamentali per cercare di chiudere l’annosa pratica legata alla nuova Lecco-Bergamo. Il presidente della Provincia, Flavio Polano, e il sindaco Virginio Brivio hanno infatti messo nero su bianco la richiesta, al Pirellone, di finalizzare a questo intervento – unanimemente considerato strategico – la quota destinata al territorio lecchese, che attende ormai da tempo di vedere entrare nel vivo la creazione del tunnel San Gerolamo.
Poco o nulla
Di fatto, infatti, l’azienda cui Villa Locatelli ha affidato l’appalto (ormai oltre 4 anni fa) ha realizzato soltanto gli imbocchi di Chiuso e Calolzio: il traforo vero e proprio è di là da venire, nonostante sia stato annunciato come imminente per mesi e mesi dagli stessi addetti ai lavori. Nel frattempo, il quadro economico è “esploso”, passando dagli originari 93,67 milioni (71,67 dal Fondo infrastrutture e 22 dalla Provincia) agli attuali 118 milioni, cui l’impresa esecutrice vorrebbe aggiungere altri 10 milioni, richiesti lo scorso febbraio come riserva tecnica. Sarà dunque qui che finiranno – con tutta probabilità – 8 milioni del Patto.
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