Allarme droga: a Lecco è arrivata la cocaina rosa

Si chiama 2c-b, ma è ormai conosciuta come la cocaina rosa benché si tratti in realtà di un composto sintetico che nulla ha a che fare con la cocaina stessa. E per la prima volta questa sostanza è stata rinvenuta, in ingenti quantità, anche in provincia di Lecco.

I fatti risalgono a due giorni fa quando Moumen Hamza, cittadino marocchino di 19 anni, incensurato e residente a Verceia, è stato fermato a Colico mentre aveva nella sua disponibilità, fra quante gli sono state trovate addosso e quante (la stragrande maggioranza) aveva appena nascosto in un cassonetto, circa un’ottantina di pastiglie a base di questa nuova sostanza sintetica.

La 2c-b, talvolta chiamata anche “Tusi” dalla pronunciainglese di “2c”, è un composto di anfetamine e mdma che si sta sempre più diffondendo anche in Italia.

Considerata come una nuova ecstasy, ha effetti psichedelici e riduce i freni inibitori. Il colore rosa, appositamente attribuitogli in fase di preparazione, è stato scelto per renderla anche a livello visivo più “appetibile” sul mercato degli stupefacenti.

Il costo, di un grammo, della sostanza in polvere, particolarmente diffusa nel mercato che gira attorno a locali e vita notturna, è anche di tre o quattro volte più elevato rispetto alla cocaina.

Nella formulazione in pastiglie, però, il prezzo scende decisamente di quotazione arrivando anche a pochi euro ciascuna, divenendo quindi più facilmente piazzabile anche a chi non ha grandi disponibilità economiche.

Tornando a quanto successo a Colico. Il giovane è stato arrestato ed è comparso ieri pomeriggio davanti al giudice per le indagini preliminari Nora Lisa Passoni per la convalida. A suo carico l’accusa di detenzione di droga ai fine di spaccio.

Comparso in tribunale a Lecco, affiancato dall’avvocato d’ufficio Lorenzo Magni , si è proclamato innocente raccontando di essere un assuntore e non uno spacciatore. Ha quindi raccontato la propria versione di quanto accaduto riferendosi di essersi recato in una zona verde alle spalle della stazione ferroviaria di Colico per acquistare due pasticche di cocaina rosa. Insieme a lui in quel momento sarebbero stati presenti anche un amico e la fidanzata di questi.

All’interno della coppia sarebbe nato un violentissimo litigio tanto che la ragazza ha ritenuto di chiamare i carabinieri temendo per la propria incolumità.

A quel punto, colui che, nel racconto dell’imputato, era il presunto pusher avrebbe nascosto un sacchetto con un’ottantina di pastiglie in un cespuglio per poi allontanarsi.

Il diciannovenne marocchino - sempre secondo il suo racconto - si sarebbe impossessato dello stupefacente correndo a sua volta a nasconderlo una volta resosi conto dell’imminente arrivo delle forze dell’ordine.

La droga sarebbe stata occultata in un cassonetto dell’immondizia dietro a un bar posto nelle vicinanze, con questa ultima parte dell’accaduto che sarebbe stata ripresa dalle telecamere presenti.

Il sacchetto con la cocaina rosa è stata rinvenuta dai militari e il diciannovenne di Verceia è stato arrestato con l’accusa di spaccio. Le indagini e il successivo iter processuale accerteranno la veridicità del racconto dell’indagato. Intanto il gip ieri ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora a Verceia.

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