Cronaca / Lecco città
Domenica 11 Dicembre 2016
Alla Festa di Acquate col trenino
Santa Lucia trova un passaggio
Martedì oltre alle tradizionali bancarelle di dolciumi anche il passatempo per i bambini che farà da spola con il centro
La festa di Santa Lucia si rinnova.
Martedì 13 dicembre, accanto agli appuntamenti tradizionali come la fiera sul sagrato della chiesa, la messa e il bacio della reliquia, ad Acquate farà sosta anche il trenino di Natale.
Trenino organizzato dal Comune con la collaborazione del centro commerciale Meridiana, che alle 16.30 partirà da piazza Garibaldi per accompagnare la gente ad Acquate. Farà poi ritorno in centro alle 18.
Un’ora e mezza di tempo, nel pomeriggio, così da permettere anche ai bambini che hanno lezioni pomeridiane di uscire da scuola e raggiungere la fiera dei dolciumi.
La festa di Santa Lucia, dopo San Nicolò è uno dei momenti più attesi in città, e soprattutto ad Acquate dove il culto per la Santa è ancora molto sentito.
Martedì le messe verranno celebrate alle 8, alle 10, alle 15 e alle 18, e per l’intera giornata sarà possibile baciare la reliquia.
La festa ha origini antiche e risale a quando una buona parte del territorio lecchese faceva capo a Bergamo, e di conseguenza l’uso di venerare Santa Lucia si diffuse anche da queste parti.
Archiviati i tempi del dominio bergamasco, col passare degli anni la tradizione restò, tanto che il cardinal Idelfonso Schuster visto il forte affetto tra la comunità di Acquate e il culto di Santa Lucia, decise di incentivare il legame donando una reliquia della Santa.
Si narra che l’imperatore Diocleziano mutilò Lucia e la privò degli occhi perché cristiana. Lucia fu irremovibile, non tradì la sua fede neanche sotto tortura.
Nell’anno 878 Siracusa fu invasa dai saraceni. Pare che nel 1040 il generale bizantino Giorgio Maniace, dopo aver liberato la città dai seguaci di Saladino, prelevò dall’arcosolio in tufo di una catacomba il corpo di Santa Lucia e lo portò a Costantinopoli, a testimoniare la vittoria della fede cristiana. Duecento anni più tardi, a seguito della quarta Crociata, il doge Enrico Dandolo trafugò le esequie della Santa e le trasportò nella chiesa di San Geremia a Venezia, e lì giacciono ancora.
Da Venezia l’adorazione di Santa Lucia si diffuse verso Brescia e Bergamo, e visto il legame di Acquate con Bergamo mise radici anche nel lecchese. Il rione di Acquate e il paese di Pagnona sono i luoghi dove la festa di Santa lucia è ancora molto sentita, e così a Calolziocorte e dintorni.n
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