Ai lecchesi piace vaccinarsi in farmacia

Dal 14 ottobre si poteva cominciare a prenotare i vaccini in farmacia. Certo, qualche seduta vaccinale a pagamento è stata operata prima di questa data, ma il grosso, anche perché completamente gratuito, si sta facendo in questi giorni. Andrea Braguti presidente di Federfarma Lecco, non ha dubbi sul fatto che la campagna vaccinale stia avendo successo: «Non ci sono numeri ufficiali, ma sembra proprio che la vaccinazione anti influenzale stia riscuotendo successo nei nostri esercizi. A Lecco capoluogo le farmacie che offrono questo servizio, stanno lavorando bene». Perché le farmacie vengono preferite a medici o centri vaccinali? «Per semplice comodità. O ti vaccina il medico, con i gruppi di lavoro che si ritrovano nelle sale civiche o parrocchiali, oppure ti devi rivolgere ai centri vaccinali. Ma la farmacia ha il valore della prossimità. Tanti anziani si rivolgono a noi anche per “gestire” le prenotazioni. Il che vuol dire dare una mano a tante persone in difficoltà anche se non possiamo intervenire noi direttamente a fare queste prenotazioni, che sono di appannaggio dell’utente stesso. Noi, per così dire, facciamo affiancamento, sostanzialmente, nel risolvere le problematiche anche informatiche degli anziani».

L’Ats di Bergamo, capofila per la distribuzione per conto di vaccini per la Lombardia, fa gli ordini dei vaccini che poi distribuisce ai grossisti di riferimento di Lombardia; e da questi alle farmacie. Le quattro farmacie di Lecco e le circa cinquanta farmacie in tutto il resto del territorio, gestiscono le vaccinazioni in crescita in questa stagione influenzale 24/25. La sensazione è che l’antinfluenzale stia avendo più successo che negli anni scorsi. Forse anche per la precoce disponibilità di vaccini che negli anni scorsi hanno tardato a essere massicciamente a disposizione. «Ho smesso di fidarmi delle sensazioni – sorride Braguti - ma di sicuro l’approccio che mi viene rapportato dai colleghi è molto positivo.

Il vaccino anti Covid invece non è praticamente richiesto. «Pochissime le vaccinazioni – ammette il presidente Federfarma - E poi c’è il solito problema delle multi dosi per le farmacie. Ovvero bisogna avere almeno sei clienti prenotati perchè la fiala è da sei dosi e deve essere consumata entro 24 ore dall’apertura. Siccome non si devono buttare via dosi bisogna avere almeno sei persone o multiple di sei prenotate, per cui si fatica a gestire questa vaccinazione con le prenotazioni. Si spera che arrivino le siringhe preriempite mono dose come per le influenzali. Attualmente se per l’influenza vanno tutti in farmacia, per il Covid vanno ai centri vaccinali».

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