Cronaca / Lecco città
Domenica 25 Agosto 2019
Agricoltura, 350mila euro di danni
«Cinghiali, situazione fuori controllo»
Lecco: Coldiretti sollecita interventi straordinari per limitare il numero di ungulati - Il presidente Trezzi: «Aziende in crisi e 250 incidenti stradali provocati dagli animali selvatici»
«Le catture dei cinghiali in città dimostrano ciò che denunciamo da anni: il problema dei selvatici nel Comasco e Lecchese è assolutamente fuori controllo». Con il presidente Fortunato Trezzi e il direttore Luigi Cremonesi, Coldiretti Como-Lecco torna a chiedere interventi straordinari per limitare la popolazione degli ungulati, dei cinghiali innanzi tutto. Un tema tornato in primo piano negli ultimi giorni dopo la cattura di diversi capi nell’area dell’ex Sant’Anna,ai piedi della Spina Verde.
Accanto ai pericoli per la sicurezza stradale, i danni all’agricoltura in particolare sono pesanti: 350 mila euro solo nel 2018, con oltre 250 incidenti provocati dagli animali nelle nostre strade. «Con l’autunno - dicono i vertici di Coldiretti - chiediamo che si apra una nuova fase di confronto per risolvere una volta per tutte la questione, i selvatici sono diventati un flagello e un pericolo. È assolutamente necessario un nuovo censimento, perché la popolazione degli ungulati, come i danni, è aumentata a dismisura. Occorre dar corso e incrementare gli interventi straordinari di prelievo, così come è urgente una revisione dei piani faunistico-venatori di concerto con le associazioni di categoria e gli organismi preposti».
Coldiretti sollecita anche una semplificazione nei confronti delle imprese per la gestione dei risarcimenti dei danni e una revisione urgente della norma che ricomprenda tali risarcimenti negli aiuti di Stato.
In tutta la provincia il bilancio della stagione è pesante. Se nella zona sopra Moltrasio i cinghiali non risparmiano nemmeno gli storici muretti a secco che delimitano strade e terrazzamenti in altura, nell’entroterra della zona di Menaggio la situazione resta drammatica per le invasioni di cinghiali e cervi: Angelo e Roberto Crispi, nella loro azienda agricola stimano già «danni più consistenti dello scorso anno, e siamo solo ad agosto: parliamo di una forbice tra i 20 e i 30 mila euro».
«Un incubo assoluto» racconta Angelo che, negli ultimi giorni, ha contato «branchi interi di cervi nei campi, fino a 81 capi insieme nella zona del lago di Piano Porlezza. Loro brucano l’erba e i cinghiali rivoltano i campi: sembra quasi che si diano il cambio… È impossibile andare avanti così: e al danno si aggiunge la beffa di dover acquistare esternamente il fieno per il bestiame che potremmo produrre nei nostri prati».
«Le invasioni sono continue – commenta Davide Beltramini, dalla zona di Moltrasio – con ripetuti passaggi che hanno distrutto gli storici muretti a secco che delimitano terrazzamenti e strade poderali che resistevano da secoli». Danni ingentissimi e intere aree che rischiano l’abbandono.
Coldiretti lancia un invito, oltreché ai propri associati, anche a cittadini e automobilisti: «Segnalate sempre avvistamenti e danni subiti all’autorità di pubblica sicurezza - conclude il presidente Trezzi - non dimentichiamo che l’area lariana ha un’incidenza altissima di sinistri provocata da selvatici (specie nelle ore notturne), e si tratta, peraltro di numeri parziali, in quanto una gran parte di essi non viene nemmeno segnalata».
© RIPRODUZIONE RISERVATA