Adriano Stasi, il ricordo degli Artigiani

Le esequie di Adriano Stasi si svolgeranno giovedì alle 10 nella chiesa parrocchiale del Pascolo a Calolziocorte. La scomparsa di Stasi ha colpito in modo particolare il “mondo” di Confartigianato. «Perdiamo una persona di grande cultura e devozione, che ha lasciato in ciascuno di noi un segno indelebile per il suo impegno e la sua passione nei confronti dell’artigianato, oltre che della mariologia – ha commentato la presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Ilaria Bonacina – Per quasi 40 anni ha costituito un punto fermo per le imprese; il ricordo della sua professionalità e della sua cordialità è vivo in tutti i colleghi che l’hanno conosciuto».

Nell’allora Unione Artigiani era entrato giovanissimo, lavorando con gli imprenditori del territorio con una passione che ha trasferito anche nei suoi libri. «Nelle sue opere – ha ricordato il segretario generale di Confartigianato, Matilde Petracca - la passione per l’artigianato si fonde con quella per la mariologia. Quello che resta di Adriano è il suo sorriso accogliente».

Nel marzo 2022, Adriano Stasi, a nome del presidente della Accademia Mariana Internazionale, padre Stefano Cecchin, aveva consegnato all’allora presidente di Confartigianato Imprese Lecco Daniele Riva lo Stemma di Accademico Pontificio. «Adriano – ha affermato Daniele Riva - ha lasciato in tutti, e in me in modo particolare, il ricordo di una persona perbene, che sia sotto il profilo umano che professionale ha saputo esprimere grandi qualità. Voglio rimarcare anche lo stretto legame che ha dimostrato in ogni momento con il territorio, dando sempre uno spazio di rilievo a Lecco e ai concittadini lecchesi nelle sue attività legate allo studio della mariologia». A ricordare Adriano Stasi è anche Battista Rusconi, presidente di Confartigianato Imprese Lecco dal 1988 al 1998: «Per Adriano la nostra sede era una seconda casa: quando lavorava non guardava l’orologio e la porta del suo ufficio era sempre aperta per tutti. La sua scomparsa lascia in me un grande dolore».

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