Addio a Giancarla Riva Pessina, a Lecco
figura storica del sindacato e dell’Anpi

Lo scorso mercoledì 20 novembre si è spenta all’età di 94 anni Giancarla Riva Pessina, figura storica del sindacato e dell’Anpi lecchesi. Con una nota, la Camera del lavoro di Lecco la ricorda «per il suo tenace antifascismo, acquisito dapprima in famiglia - il padre, commerciante, venne perseguitato dal regime e perse la licenza del suo negozio a causa delle sue posizioni politiche – e consolidatosi con il matrimonio con il partigiano Emilio Pessina». «Con lei - prosegue la nota della Cgil lecchese - scompare una testimone diretta degli scioperi del 7 marzo 1944: quel giorno si stava recando al corso di avviamento professionale che frequentava quando, nei pressi dell’attuale Via Castagnera, vide alcuni lavoratori della Rocco Bonaiti (tra di essi Pino Galbani) legati e caricati sui camion dai fascisti, che li consegneranno poi ai nazisti per la deportazione nei campi di sterminio. Giancarla è stata una colonna della CGIL di Lecco fin dall’immediato Dopoguerra. La sua prima tessera sindacale è datata 1946, quando dovette avere l’autorizzazione dei genitori per iscriversi in quanto ancora minorenne. Ricoprirà poi per molti anni il ruolo di delegata sindacale alla File – Leuci e nel 1957, quando Giuseppe Di Vittorio arrivò a Lecco per l’inaugurazione della nuova Camera del Lavoro, ricevette da lui e da Pio Galli un diploma per meriti sindacali».

«Col suo sorriso - afferma Diego Riva, segretario generale della Cgil provinciale -, Giancarla ci è entrata nel cuore e si è conquistata l’affetto di tutti noi: una grande compagna, determinata quanto gentile e discreta nei modi, sempre rispettosi, verso tutti e tutte. Addio cara Giancarla, da tutta la tua Camera del Lavoro».

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