Cronaca / Lecco città
Giovedì 12 Novembre 2015
Acqua, gestione a Lario Reti Holding?
Bocciata. La Lega e il Comitato esultano
Il suo parere negativo dell’Aurorità garante della concorrenza e del mercato piomba sulle scelte della Provincia e deill’assemblea dei sindaci. «I responsabili di questa disfatta adesso si dimettano»
Dopo la bocciatura giunta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’affidamento del servizio idrico integrato lecchese a Lario Reti Holding finisce nel limbo e chi si è sempre opposto a questa operazione esulta, chiedendo anche le dimissioni dei responsabili.
Il parere negativo è piombato sulla Provincia che su proposta dell’ufficio d’ambito e con l’avallo dell’assemblea dei sindaci, aveva scelto di percorrere la strada dell’affidamento in house.
Le verifiche effettuate dall’Agcm, invitata ad approfondire la questione dalla Corte dei Conti, hanno stoppato il procedimento, suscitando la gioia in particolare del Comitato per l’acqua pubblica e della Lega Nord, anche se da Villa Locatelli si spiega che si punta a concordare con l’autorità «condizioni e modalità che permettano la prosecuzione del percorso intrapreso».
«Quanti errori marchiani sono stati commessi in questi anni? Quanti affidamenti precari, investimenti promessi e mai realizzati, termini fissati e puntualmente disattesi, regole tradite – si chiedono i membri del Comitato - Quanto tutto ciò ha pesato sulla qualità del servizio e l’ammontare delle tariffe?». Solo la scorsa estate il Comitato aveva inviato una lettera aperta a tutti i sindaci lecchesi, argomentando punto per punto la propria contrarietà all’opzione LRH.
Ancora più pesante, inevitabilmente, il commento del Carroccio, che chiede la testa dei responsabili. «Il Pd la smetta di prendere tutti per i fondelli e i responsabili di questa disfatta si dimettano per manifesta incapacità – attacca subito il segretario provinciale Flavio Nogara -. Non facciano altri danni! Siamo stanchi che la politica lecchese sia governata dai raccattapalle del Pd, il popolo lecchese merita qualcosa di più!».
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