Cronaca / Lecco città
Martedì 04 Aprile 2017
«Accesso vietato al portale Inps
Pesanti i disagi per gli utenti»
Denuncia Cgil, Cinzia Gandolfi (patronato) «Giornata pesantissima, Impossibile inserire documenti e richieste»
Giornata campale, al debutto della messa online del nuovo portale Inps, per i patronati sindacali che hanno dovuto rimandare a casa decine di utenti per l’impossibilità di utilizzare i servizi per l’invio di domande, a partire da quelle di disoccupazione.
Una dura nota è arrivata dal patronato della Cgil i cui «patronati, sempre molto affollati, non hanno potuto svolgere il ruolo a loro riconosciuto».
Il sistema, ci dice Cinzia Gandolfi, responsabile del patronato Cgil, «è rimasto bloccato fino alle 12. Da una nostra verifica anche i colleghi del patronato Cisl ci ha riferito lo stesso disagio, che è risultato essere comune in tutt’Italia. Da mezzogiorno il servizio ha iniziato a funzionare con molte lentezze, quando avevamo già mandato a casa decine di persone che si sono puntualmente ripresentate al pomeriggio, in aggiunta agli utenti che pure avevamo già programmato. Ricordo - aggiunge Gandolfi - che i primi giorni del mese abbiamo il picco delle domande di disoccupazione e così è stato ieri, con le persone che hanno smesso di lavorare il 31 marzo. La nuova procedura - conclude Gandolfi - presentata in pompa magna dal presidente Tito Boeri in conferenza stampa era inaccessibile da tutti i patronati della Lombardia, coi nostri operatori che si sono sorbiti le critiche dirette all’Istituto per inadempienza del ruolo».
Abbiamo cercato risposte all’Inps provinciale, dove tuttavia ci è stato riferito che solo il livello regionale è autorizzato a rilasciare dichiarazioni. Ma i nostri reiterati tentativi di metterci in contatto con il responsabile comunicazione della sede regionale non sono andati a buon fine. Il debutto della «nuova procedura - si legge nella nota Cgil - presentata come la più semplice e con la persona al centro» sembra aver dunque creato una giornata di disagio, e ai cittadini non resta che perdere altro tempo e riprovarci visto che dal 2012 le domande possono essere presentate all’Inps solo online, «e che per qualsiasi richiesta - sottolinea Gandolfi - gli utenti vengono inviati ai patronati, spesso con indicazioni inattendibili da parte dell’Inps, com’è accaduto ad esempio per l’Ape, per la quale le persone sono state inviate ai patronati senza che ancora ci siano né i decreti attuativi né le circolari dell’Inps».
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