A Lecco una via per ricordare Ugo Merlini

L’intitolazione della via allo storico presidente dell’associazione nazionale Alpini, scomparso nel dicembre 1971, è stata sia un modo per celebrare una figura che, come ha ricordato il presidente della sezione Ana di Lecco Emiliano Invernizzi, «ha ricoperto un ruolo fondamentale nella ricostruzione dell’Italia dopo le macerie della guerra»

Lecco

«Gli Alpini continuano a fare la storia d’Italia con l’arma della solidarietà». Le parole del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio hanno riassunto in modo efficace il significato della cerimonia andata in scena sabato pomeriggio nel tratto di via Cantarelli accanto allo stadio, ora divenuto via Ugo Merlini. L’intitolazione della via allo storico presidente dell’associazione nazionale Alpini, scomparso nel dicembre 1971, è stata sia un modo per celebrare una figura che, come ha ricordato il presidente della sezione Ana di Lecco Emiliano Invernizzi, «ha ricoperto un ruolo fondamentale nella ricostruzione dell’Italia dopo le macerie della guerra» sia un’azione concreta per ringraziare tutti i membri del sodalizio, sempre pronti a scendere in campo durante le emergenze.

«Il tributo che oggi dobbiamo ad Ugo Merlini – ha sottolineato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni – è in realtà un tributo di gratitudine che rivolgiamo a tutte le nostre penne nere per la disponibilità incondizionata ad esserci e ad operare quando le urgenze lo richiedono. La targa che porta il nome di Ugo Merlini non solo denominerà una strada ma ci indicherà la via dell’unità e generosità». Per Antonio Pasquini, presente in rappresentanza della Provincia di Lecco, gli Alpini rappresentano «l’Italia migliore, quell’Italia capace di coesione, fratellanza e responsabilità».

L’evento è stato animato dalla Fanfara alpina di Asso ed ha visto la presenza di decine di sindaci del territorio e del colonnello Riccardo Venturini, comandante del V reggimento Alpini. «Noi siamo capaci di dare. È il grande segreto degli Alpini e dobbiamo trasmetterlo alle giovani generazioni senza paura» ha ricordato Sebastiano Favero, presidente nazionale dell’associazione nazionale Alpini. La più applaudita, tuttavia, è stata Luisa Merlini, figlia di Ugo. «Il calore e la partecipazione a cinquantatré anni dalla morte di mio padre mi sorprendono. Grazie per questa bella cerimonia di oggi» ha sottolineato la donna, visibilmente emozionata di fronte alla distesa di centinaia di gagliardetti. Come ricordato da Gigi Riva nell’introduzione, Ugo Merlini ha combattuto sul fronte russo tra le fila del battaglione Morbegno, guadagnandosi due medaglie al valor militare. Tra il 1945 e il 1965, inoltre, Merlini ha guidato la sezione di Lecco dell’Associazione nazionale alpini, prima di essere eletto presidente nazionale. L’iter amministrativo per l’intitolazione di una via a Merlini era stato avviato da Virginio Brivio e Marco Magni, rispettivamente ex sindaco di Lecco ed ex presidente della sezione provinciale dell’Ana. Una volta scoperto, il cartello con il nuovo nome della via è stato benedetto da don Bortolo Uberti, prevosto di Lecco.

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